sabato, 11 Maggio 2024

Oggi, 15 dicembre 2023, Eugenio De Signoribus e Pietro Paolo Tarasco ricordano Rocco Scotellaro nel settantesimo anniversario della sua prematura morte (15 dicembre 1953).

Solo la sensibilità di un grande poeta come De Signoribus poteva farci emozionare ridando voce a Rocco e così, insieme all’artista e suo amico Pietro Paolo Tarasco, editano una nuova e piccola collana d’arte “Soglie” che si inaugura proprio ricordando Il poeta lucano e conterraneo di Tarasco dal titolo Un’eco di Rocco (settanta anni dopo).

L’eco di Rocco riemerge e risuona ancora “La terra dove fremeva / la mia sconfinata sete / di verità e giustizia / ora mi è sopra…”; una straordinaria poesia nella quale, il poeta marchigiano, riesce sublimemente a donarci con la sua parola la voce di Rocco“… e la vita che ho dato alla vita / mi è venuta addosso, presto, / senza la carità d’un altro giorno…“.

Tarasco, come ha fatto De Signoribus nella sua poesia, ripercorre la breve esistenza del poeta “contadino” aprendo una grande pagina della sua vita nella sua terra e dove lì, come nel titolo di una sua celebre poesia “Sempre nuova è l’alba”, si intravedono contadini con i loro muli pronti per l’aratura dei campi. In primo piano si scorge una foglia dormiente ai piedi di un albero (metaforicamente è Scotellaro); un albero che resiste “…ai venti e agli occhi ciechi-”.  

Una poesia inedita di De Signoribus e una stampa dell’acquerello di Tarasco sono le protagoniste di una pubblicazione in copie numerate realizzate su carta Hahanemüle.

L’incontro tra De Signoribus e l’artista materano risale all’inizio degli anni Novanta: immediate l’intesa e l’amicizia che li hanno portato a lavorare insieme, complice anche l’amicizia che entrambi hanno avuto con il grande poeta Mario Luzi.

Tarasco ha creato opere ammirate in tutto il mondo che hanno ricevuto circa 70 menzioni d’onore e premi (nove volte il primo premio).

De Signoribus, dalle parole di Stefano Verdino, è non solo “uno dei poeti italiani più importanti dei nostri giorni”, ma anche “uno dei pochi con un’udienza internazionale”.

Rossella Montemurro

Pietro Paolo Tarasco

Artista grafico e pittore italiano, nasce nel 1956 a Matera dove vive e lavora.

La città natale dell’artista è molto pittoresca e ricchissima di tradizioni. L’ha sempre stimolato a creare nuove opere d’arte. Ha iniziato a conoscere le tecniche grafiche nel 1976, quando ha frequentato la Scuola di Grafica a Matera sotto la direzione di Guido Stazza e Giulia Napoleone. Ha creato i primi ex libris dal 1987. Oggi è uno degli autori più conosciuti nel genere grafico nel mondo. Le sue opere si sono ammirate nei diversi paesi dove partecipava nelle mostre collettive. Ha preso parte alle 300 mostre internazionali dedicate all’ex libris e alla piccola forma grafica, dove ha ricevuto circa 70 menzioni d’onore e premi (nove volte il primo premio).

Tarasco è anche un pittore.

Dal 1990 in collaborazione letteraria con Marco Marchi ha pubblicato alcune cartelle realizzando grafiche ispirandosi a testi letterari e poesie di autori contemporanei italiani.

Ad oggi ha esposto in 14 mostre personali in Italia e in altri paesi – fra cui 8 in Polonia (Ostrow Wielkopolski, Wroclaw, Antonin, Kalisz Warszawa, Sławno, Słupsk). Le sue opere si trovano nelle collezioni dei musei e nelle biblioteche in Italia e in altri paesi (Bielorussia, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Giappone, Norvegia, Polonia, Romania e Turchia), e anche nelle biblioteche e istituzioni culturali non solo in Europa.

Sono del 1974 i suoi primi dipinti e del 1976 le sue prime matrici calcografiche incise sotto la guida dei maestri Guido Strazza e Giulia Napoleone. Ha ottenuto il Primo Premio alla XVI Biennale di Ostrow Wielkopolski (Polonia), 2016 e il Premio Speciale del Sindaco della città di Malbork alla XXVIII Biennale di Malbork (Polonia), 2023. Ha pubblicato numerose edizioni d’arte su testi di poeti e scrittori del Novecento italiano (Federigo Tozzi, Cesare Pavese, Leonardo Sinisgalli, Giorgio Caproni, Mario Luzi, Giampiero Neri, Eugenio De Signoribus…). La sua produzione artistica figura nelle collezioni di biblioteche e musei italiani e stranieri.       Nel 2021 ha pubblicato La Divina Commedia. Pagina della vita: un libro d’arte che, per i 700 anni dalla morte del Sommo Poeta, racchiude una nota di Eugenio De Signoribus, la riproduzione dell’acquerello Il grande libro della creazione. La Comedia (1321- 2021), un’acquaforte Dante e la Lunigiana e una didascalia dell’artista. Lo scorso giugno è stato premiato per la dodicesima volta alla Biennale Internazionale di Ex Libris Contemporanei di Malbork in Polonia, l’Esposizione più antica e più importante al mondo per questa grafica di piccolo formato.

Eugenio De Signoribus

Eugenio De Signoribus (Cupra Marittima, 1947) è un poeta italiano; ha pubblicato sei percorsi poetici: Case perdute (il lavoro editoriale, 1989), Altre educazioni (Crocetti, 1991), Istmi e chiuse (Marsilio, 1996), Principio del giorno (Garzanti, 2000), Ronda dei conversi (Garzanti, 2005), Trinità dell’esodo (Garzanti, 2011).

I primi cinque libri, con alcuni inediti, sono confluiti nel volume Poesie 1976-2007, edito da Garzanti nel 2008, con il quale ha ricevuto il premio Viareggio.

Successivamente sono usciti, Stazioni, (Manni, 2018) e L’altra passione (interlinea, 2020).

Altre pubblicazioni sono: Memoria del chiuso mondo (Quodlibet, 2002), Nessun luogo è elementare (Tallone, 2010), Veglie genovesi (Il canneto, 2012).

I suoi versi sono stati tradotti in varie lingue: in particolare in Francia, in Messico, in Svezia, in Inghilterra, in America, in Spagna.

Oltre al Premio Viareggio, sono numerosi i riconoscimenti (Premio Montale, Premio Cittadella, Premio Lerici-Golfo, Premio Dino Campana, Premio Frascati, Premio Carducci, Premio Dessì, Premio Betocchi…)

Numerose anche le sue presenze in riviste straniere e italiane e le collaborazioni con artisti.

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