SI colloca a metà tra saggio e guida il nuovo volume del dott. Giorgio Nardone Adolescenza in bilico. Come stanno gli adulti di domani. Le psicopatologie emergenti e la loro terapia in tempi brevi (Ponte alle Grazie), scritto in collaborazione con le psicologhe e...
“Piccoli atti perversi sono quotidiani al punto da sembrare la norma. Tutto comincia con una semplice mancanza di rispetto o un accenno di manipolazione”.
Lo afferma Marie-France Hirigoyen nel suo Molestie morali ed è una frase presa in prestito dalla scrittrice Paola Tafuro in Una stella a mezzanotte (PAV edizioni) per rimarcarne la trama di stretta attualità. Parlare di violenza sulle donne non è mai abbastanza, la cronaca quotidianamente ci ricorda che non dobbiamo abbassare la guardia.
Con la storia di Vichy e Maria, vittime di violenza sia fisica sia psicologica, la Tafuro ci accompagna nel tunnel di comportamenti aggressivi e manipolatori che mirano a svalutare e pian piano a far perdere ogni briciolo di autostima. Senza edulcorare determinati passaggi che fanno toccare con mano la criticità di alcune situazioni, l’autrice descrive con estremo realismo i meccanismi che caratterizzano relazioni sbilanciate nelle quali i soprusi, le minacce, le meschinità la fanno da padrone.
Vichy è un’insegnante che ha sposato un uomo molto ricco, violento e manipolatore. Maria è una scrittrice che si occupa di violenza di genere e ha alle spalle un brutto passato di abusi. Insieme, confrontandosi e confidandosi, butteranno fuori le rispettive emozioni, i propri sogni, le incongruenze di rapporti malati da cui a volte è difficilissimo staccarsi. Ancora, le pericolosissime sfumature della violenza psicologica – subdola, insidiosa, può colpire chiunque, a prescindere dal ceto sociale o dal livello di istruzione: può riguardare tutte noi, in un particolare momento della vita).
Corredato da bibliografia e sitografia, quella di Una stella a mezzanotte, ottimo esordio della Tafuro, è una lettura in grado di scuotere e sensibilizzare ulteriormente su un argomento delicatissimo.
L’autrice, originaria di Trepuzzi, è laureata in Sociologia con una tesi sulla violenza di genere, ha un Master in Counseling e si è occupata per diversi anni di violenza contro le donne e si è laureata con una tesi sulla violenza di genere. Ha svolto dei corsi di scrittura creativa nel carcere Borgo San Nicola di Lecce e dei corsi sull’affettività e stereotipi di genere, presso le scuole primarie e secondarie di primo grado di Trepuzzi. È stata vicepresidente della commissione per le Pari Opportunità del comune di Trepuzzi, per un quinquennio.
Rossella Montemurro