venerdì, 26 Aprile 2024

“Piccoli atti perversi sono quotidiani al punto da sembrare la norma. Tutto comincia con una semplice mancanza di rispetto o un accenno di manipolazione”.

Lo afferma Marie-France Hirigoyen nel suo Molestie morali ed è una frase presa in prestito dalla scrittrice Paola Tafuro in Una stella a mezzanotte (PAV edizioni) per rimarcarne la trama di stretta attualità. Parlare di violenza sulle donne non è mai abbastanza, la cronaca quotidianamente ci ricorda che non dobbiamo abbassare la guardia.

Con la storia di Vichy e Maria, vittime di violenza sia fisica sia psicologica, la Tafuro ci accompagna nel tunnel di comportamenti aggressivi e manipolatori che mirano a svalutare e pian piano a far perdere ogni briciolo di autostima. Senza edulcorare determinati passaggi che fanno toccare con mano la criticità di alcune situazioni, l’autrice descrive con estremo realismo i meccanismi che caratterizzano relazioni sbilanciate nelle quali i soprusi, le minacce, le meschinità la fanno da padrone.

Vichy è un’insegnante che ha sposato un uomo molto ricco, violento e manipolatore. Maria è una scrittrice che si occupa di violenza di genere e ha alle spalle un brutto passato di abusi. Insieme, confrontandosi e confidandosi, butteranno fuori le rispettive emozioni, i propri sogni, le incongruenze di rapporti malati da cui a volte è difficilissimo staccarsi. Ancora, le pericolosissime sfumature della violenza psicologica – subdola, insidiosa, può colpire chiunque, a prescindere dal ceto sociale o dal livello di istruzione: può riguardare tutte noi, in un particolare momento della vita).

Corredato da bibliografia e sitografia, quella di Una stella a mezzanotte, ottimo esordio della Tafuro, è una lettura in grado di scuotere e sensibilizzare ulteriormente su un argomento delicatissimo.

L’autrice, originaria di Trepuzzi, è laureata in Sociologia con una tesi sulla violenza di genere, ha un Master in Counseling e si è occupata per diversi anni di violenza contro le donne e si è laureata con una tesi sulla violenza di genere. Ha svolto dei corsi di scrittura creativa nel carcere Borgo San Nicola di Lecce e dei corsi sull’affettività e stereotipi di genere, presso le scuole primarie e secondarie di primo grado di Trepuzzi. È stata vicepresidente della commissione per le Pari Opportunità del comune di Trepuzzi, per un quinquennio.

Rossella Montemurro

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