giovedì, 2 Maggio 2024

Capi d’Istituto, docenti, personalità che nei vari ruoli hanno avuto rapporti con l’ITAS della città dei Sassi e ovviamente gli ex alunni: il libro curato dal giornalista e scrittore Filippo Radogna, Scuola, economia e territorio. L’Istituto Tecnico Agrario “Gaetano Briganti” di Matera (Altrimedia Edizioni, prefazione di Giampaolo D’Andrea), raggruppando documentazione d’archivio, ricerche e racconti, pro­getti, cronaca, aneddoti, esperienze biografiche, ognuna con il suo valore, ri­annoda i fili del percorso di una Scuola che, arrivando al presente, ha fornito un concreto contributo al progresso civile, sociale ed economico del Materano.

Per il consigliere del ministro della Cultura, Giampaolo D’Andrea che ha firmato la prefazione: “Dalle voci dei protagonisti emerge il mix di passione, competenza ed esperienza che ha saputo fare dell’Istituto un riferimento fondamentale di una nuova storia collettiva che dagli anni del miracolo economico giunge a questa nostra fase piena di ansie e interrogativi, suscitati soprattutto dai cambiamenti climatici che rappresenteranno una delle grandi sfide dell’agricoltura del futuro”.

Il saggio, che contempla anche gli interventi del presidente della Provincia di Matera Piero Marrese, della dirigente scolastica Carmela Gallipoli e del curatore Radogna, è diviso in quattro parti: la prima ripercorre la storia dell’Istituto e ha un approfondimento su Gaetano Briganti; la seconda raggruppa le testimonianze degli ex dirigenti scolastici, ex alunni e delle personalità che in qualche modo hanno avuto a che fare con l’ITAS, la terza è una galleria di immagini e rassegna stampa, la quarta comprende in progetti scolastici realizzati nell’anno scolastico 2021/2022. Il volume ha inoltre una scheda approfondita su docenti e personale in servizio quest’anno.

Cosa rappresenta per te l’Istituto Tecnico Agrario “Briganti”?

“Per me rimane un mondo affascinante, un piccolo universo situato nella natura e nel suggestivo paesaggio rurale murgiano appena fuori Matera con un edificio vero gioiello di architettura. Qui la missione didattico-educativa è rappresentata dalla particolarità dell’istruzione agraria, connubio tra pensiero e azione, tra studi tecnico-scientifici ed esercitazioni pratiche, tutto molto congeniale a quello che ero e ancora oggi sono.”

Raccordando le varie testimonianze, cosa ti è rimasto più impresso tra le “voci” che hanno raccontato l’ITAS?

“Lo chiarisce perfettamente la dirigente scolastica Carmela Gallipoli nella sua introduzione, che insieme a quella del Consigliere del ministro della Cultura Giampaolo D’Andrea e del presidente della Provincia di Matera Piero Marrese, apre il volume. Tra le parole che lei cita vi sono valori, protezione, dialogo, attenzione, competenza, orgoglio e identità di appartenenza. Un Istituto che apre prospettive e che opera in un’atmosfera rilassata favorendo le relazioni tra docenti e studenti, per una crescita di tutti. Era così negli anni in cui l’ho frequentato ed è così ancora oggi.”

Il saggio da te curato mette in evidenza una realtà innovativa, con tanti punti di forza e in grado di dare una preparazione a trecentosessanta gradi. Scrivere “Scuola, economia e territorio. L’Istituto Tecnico Agrario ‘Gaetano Briganti’ di Matera” è stato anche un modo per sfatare alcuni pregiudizi che a volte caratterizzano, a torto, questo genere di istituti?  E tu come ti sei trovato in quell’ambiente?

“Quando scelsi di frequentare questa scuola nel 1978 appartenevo al gruppo scout Agesci. Per me fu una scelta naturale iscrivermi al “Briganti” dato che vivevo in continuo  contatto con l’ambiente, anche se i mei genitori, entrambi insegnanti, un po’ forse non la pensavano così, ma mi assecondarono. La preparazione  che ho ricevuto e che tutt’oggi si riceve, ha una visione tecnico-scientifica progredita  nei programmi. Partecipando costantemente nel mio ruolo di funzionario della Direzione regionale politiche agricole e seguendo le attività scolastiche per via della mia attività giornalistica, noto come i programmi di studio abbiano quelle moderne concezioni pienamente inserite nell’attualità e nei principi della sicurezza alimentare e della transizione ecologica.”

Cosa vorresti augurare a questo Istituto scolastico?

“Di proseguire, con una costante attenzione delle istituzioni, nella sua azione di sviluppo di un territorio altamente vocato al settore primario e all’enogastronomia. Per cui ritengo che, sempre mantenendo ben precisa la sua autonomia e l’orientamento specifico, sia stata giusta la scelta di aggregarlo all’IIS Turi di Matera che come sappiamo contiene l’indirizzo alberghiero e appunto quello agrario. All’ITAS Briganti dal 1959, anno della fondazione, si sono diplomati  qualcosa come duemila studenti, è un’affermata realtà che contribuisce a valorizzare le tante vocazioni e i talenti degli studenti che lo frequentano, fornendoli di quella preparazione necessaria a renderli protagonisti del proprio futuro e del futuro del nostro territorio.”

Scuola, economia e territorio. L’Istituto Tecnico Agrario “Gaetano Briganti” di Matera sarà presentato mercoledì primo giugno con inizio alle ore 10 nell’Aula magna dell’ITAS della Città dei Sassi. Coordinati da Gabriella Lanzillotta di Altrimedia Edizioni, oltre al curatore, interverranno il dirigente scolastico ITAS Carmela Gallipoli, il presidente della Provincia di Matera Piero Marrese, Giuseppe Silvaggi presidente del Collegio provinciale dei periti agrari di Matera e Giampaolo D’Andrea, consigliere del ministro della Cultura.

Rossella Montemurro

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