venerdì, 26 Aprile 2024

Apt Basilicata, si apre la terza edizione di Fucina Madre

Dalla ceramica all’arte orafa, dal legno all’uncinetto, dall’arte digitale al recupero di antiche tradizioni manifatturiere. E’ un vero e proprio mosaico dell’eccellenza lucana quello che 44 artigiani, maker e designer, provenienti da ogni parte della Basilicata,...

“Il titolo di Campioni d’Italia conquistato dal team dell’Unione regionale cuochi lucani ai Campionati della Cucina italiana di Rimini rappresenta una vittoria per tutta la Basilicata del gusto. Una conquista che ha premiato il lavoro di una squadra di professionisti, giovani e con la voglia di difendere il trofeo conquistato nell’ultima edizione del 2020. I nostri cuochi, oltre ad essere stati decretati i migliori chef d’Italia, hanno ottenuto il premio della critica gastronomica, riconoscimento che ci inorgoglisce ulteriormente per il prezioso lavoro che svolgono. Grazie per aver portato in alto il nome della Basilicata agroalimentare, per essere ambasciatori nel mondo dell’arte culinaria e per far apprezzare a un pubblico di esperti, critici e buongustai il ricco paniere di prodotti di cui la nostra terra è ricca”. Questo il commento del presidente della Regione Vito Bardi alla notizia del prestigioso titolo conquistato da team lucano che si è fatto valere nella più importante competizione nazionale per tutte le categorie culinarie organizzata dalla Federazione italiana cuochi che ha visto la partecipazione di oltre millecinquecento chef provenienti dall’Italia e dall’estero che si sono sfidati, singoli e a squadre, sulla cucina fredda, calda, pasticceria da ristorazione e cucina artistica.

Fanno parte del team lucano: Giuseppe De Rosa (capo team), Battista Guastamacchia, Antonio Farella, Enzo Guastamacchia, Giuseppe Pepe, Maria Ciola, Luciano De Palma, Patrizia Viola, Francesco Timpone, Nicola Stefanile.

“Ho avuto modo – ha continuato il presidente Bardi – di vederli ai fornelli durante un allenamento preparatorio e ho apprezzato la determinazione e l’impegno profuso per la dura sfida che li attendeva. Un gruppo di giovani composto da nove professionisti, tra cui due donne, guidato per la prima volta dal general manager Giuseppe De Rosa, è riuscito a portare a casa un titolo cosi importante. Per la Basilicata turistica è un ulteriore tassello che si aggiunge alla scelta di turisti e viaggiatori di scegliere la nostra regione come meta preferita per le vacanze”.

“Il prestigioso riconoscimento assegnato al Team Basilicata della Federazione Italiana Cuochi rappresenta un ulteriore successo per l’alimentare lucano di cui i nostri cuochi sono i migliori testimonial”. Ad affermarlo è l’assessore alle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali Francesco Cupparo che ha rivolto ai componenti del team e ai dirigenti lucani della Federazione Cuochi le congratulazioni ricordando i rapporti consolidati tra Regione e Federazione per promuovere le produzioni alimentari di qualità, tipiche e di eccellenza di tutta la regione.

Soprattutto in questa fase che vede il comparto agricolo e agroalimentare lucano ed italiano fare i conti con una crisi generalizzata dovuta all’incremento dei costi di produzione, principalmente collegato ai costi energetici e delle materie prime, aggravata dal conflitto apertosi tra Russia e Ucraina – ha sottolineato l’assessore – il successo dei nostri cuochi ha l’effetto di un ulteriore incoraggiamento.

In questi primi giorni di lavoro e di contatto con i problemi del comparto, in attesa di definire un calendario di incontri con le associazioni e confederazioni degli agricoltori, di attivare il Tavolo Verde, avviare confronti con i soggetti della filiera agro-alimentare, delle imprese del settore e le Amministrazioni Comunali – aggiunge Cupparo – il mio impegno prioritario,  con gli uffici del Dipartimento, è  monitorare con attenzione la situazione che si è determinata nelle ultime settimane anche nella nostra regione per evitare il rischio che le stesse organizzazioni agricole hanno paventato che ci possano essere aziende che producono cibo di qualità che vengano costrette a fermare l’attività per la complicata congiuntura internazionale. La deroga alla disciplina degli aiuti di Stato per l’agroalimentare, come per gli altri comparti produttivi di cui mi sono occupato in questi anni – continua Cupparo – è una misura significativa in quanto l’aumento dei prezzi dovuti ai rincari produttivi derivanti dalla crisi richiede strumenti normativi italiani ed europei di grande impatto. È necessario altresì prevedere, tra l’altro, speciali aiuti in compensazione dei maggiori costi di lavorazione e trasformazione sostenuti dalle organizzazioni dei produttori agricoli anche attraverso nuove misure di gestione del rischio; la possibilità di riconoscere gli aiuti di fiscalità sugli oneri previdenziali per le aziende agricole e agroalimentari che operano in zona svantaggiata, ai sensi del quadro temporaneo anziché in regime deminimis agricolo per consentire un rapido recupero dei pagamenti arretrati o sospesi”.

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