Si è conclusa la World Cup di Kickboxing che si è svolta a Dakar in Senegal. A rappresentare l'Italia c'era una delegazione di lucani, capitanati dall'instancabile Maestro Gino Clemente e dai seguenti atleti, schierati nella specialità K-1: Danilo Andrulli - 67 Kg...
Impauriti, diffidenti, rifiutano il cibo che viene dato loro per continuare a mangiare croste di pane ammuffito. Sono piccoli, denutriti e negli occhi hanno ancora l’orrore di quello che hanno vissuto. Sono necessari un amore e una pazienza infiniti, oltre a competenze di psicologia, per strapparli al limbo terribile nel quale si sono relegati per affrontare giorni angosciosi.
Nel 1945 Anna Freud, figlia del noto psicoanalista, e Alice Goldberger, sua collaboratrice, mettono a punto un ambizioso progetto di accoglienza e terapia nella grande villa di campagna di Lingfield che sir Benjamin Drage offre come residenza per i bambini reduci dai campi di sterminio.
Per oltre un decennio, nel centro multidisciplinare le più recenti acquisizioni della psicologia infantile, della pedagogia e dell’arte aiutano venticinque bambini tra i quattro e i quindici anni provenienti da lager, da orfanotrofi e conventi o dai nascondigli dove i genitori li hanno lasciati durante la guerra, cercando di salvar loro la vita.
È delicato e toccante Se solo il mio cuore fosse pietra (Feltrinelli) di Titti Marrone, con una trama che attinge a piene mani alla Storia grazie a documenti d’archivio, foto, diari e lettere in cui la coraggiosa e commovente esperienza di Lingfield diventa un indimenticabile romanzo “con qualche libertà suggerita dalla forma letteraria, ma restando nella sostanza fedele al corso degli avvenimenti”, spiega l’autrice. Nel luglio 2003 con Laterza pubblicò Meglio non sapere (giunto alla quindicesima ristampa), le cui figure centrali erano le sorelle Tatiana e Andra Bucci insieme al cuginetto Sergio De Simone. Furono proprio le sorelle Bucci a consegnare alla Marrone “la prima tessera di u mosaico delle fonti consultate per raccontare questa storia. Durante la reclusione per la pandemia la storia dei venticinque bambini, rimasta per molti anni sempre in un angolo della mia mente, è tornata a bussare alla mia porta. Ho quindi potuto avere il tempo per aprire il varco schiuso da Andra e Tatiana e approfondire le ricerche su quanto accadde a Lingfield”.
Spiccano le figure di Anna Freud e Alice Goldberger, mosse da determinazione e passione. Le competenze della Freud e la dolcezza della Goldberger diventano un punto fermo nella nuova quotidianità dei bambini: ognuno di loro combatte con i propri demoni, terribili, e li esterna con comportamenti che solo il tatto, la professionalità e l’infinito amore di Alice possono aiutare a cambiare. C’è chi nasconde il cibo e lo mangia dopo giorni, quando non è più commestibile; c’è chi ha incubi che tormentano; chi, disegnando, non fa che amplificare un senso di morte e chi impersonando il carnefice prova a esorcizzare le paure che lo hanno attanagliato. Tutti provano un’istintivo timore verso gli adulti, e non è facile abbattere quella cortina di diffidenza e ostilità. Tra tentativi ed errori, quanti li hanno presi in carico a Lingfield, si impegneranno con ogni mezzo per fare in modo che superino quel trauma e provino a ritrovare fiducia nel prossimo e nel futuro.
La penna di Titti Marrone racconta una storia commovente, che lascia il segno e conferma quanto l’amore e l’altruismo possano essere forti di fronte a situazioni che sembrano immutabili.
Titti Marrone è nata e vive a Napoli. Giornalista, insegna Storia e tecniche del giornalismo all’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli. Fra i suoi titoli, i saggi Controluce (con Gustaw Herling; Pironti, 1992), Il sindaco (Rizzoli, 1996), Meglio non sapere (ultima edizione Laterza, 2020), e i romanzi Il tessitore di vite (Mondadori, 2013) e La donna capovolta (Iacobelli editore, 2019). È tra i fondatori della libreria indipendente Iocisto.
Rossella Montemurro