Insieme a S. E. Mons. Antonio Giuseppe Caiazzo, Arcivescovo di Matera-Irsina e Vescovo di Tricarico, l’Associazione Maria SS. della Bruna è lieta di comunicare la presentazione del progetto per la realizzazione delle Nuove Corone per la Sacra Effigie della nostra...
Nella giornata di ieri, agenti della Questura hanno arrestato un materano di 48 anni, responsabile in flagranza del reato di maltrattamenti in famiglia, commesso nei confronti della propria compagna.
Nella nottata precedente, i due conviventi hanno litigato per futili motivi. Al culmine della lite, l’uomo ha iniziato a ingiuriare pesantemente la sua compagna, svegliando il loro figlio di pochi mesi e tentando di portarlo via di casa. La madre ha cercato di impedire all’uomo di sottrarle il bambino ma quest’ultimo l’ha colpita con pugni al volto. Preso il telefono per contattare il 113, il compagno glielo ha buttato per terra rompendolo. L’uomo ha desistito dal suo proposito di allontanarsi con il figlio dopo che la donna è riuscita a tranquillizzarlo temporaneamente.
Il personale della Sala Operativa della Questura di Matera ha tentato di richiamare l’utenza che l’aveva contattata, senza però riuscirci perche’ risultava spento. Personale delle Volanti si e’ immediatamente attivato per rintracciare il domicilio dei due conviventi, atteso che non erano presenti presso le loro residenze anagrafiche. Presso tale abitazione si è recato anche personale della Squadra Mobile che ha trovato la donna con i chiari segni della violenza fisica appena subita e l’uomo che continuava a offenderla e minacciarla.
Dopo essere stata accompagnata al Pronto Soccorso ove e’ stata refertata, la convivente ha riferito al personale di Polizia di pregresse violenze psicologiche e fisiche subite dal suo compagno.
A seguito degli accertamenti, l’uomo e’ stato arrestato per maltrattamenti in famiglia e su disposizione del P.M. di turno presso la Procura della Repubblica di Matera e’ stato sottoposto agli arresti domiciliari presso un’altra abitazione.
La Questura invita i cittadini e le vittime di reati a denunciare e, in ogni caso, ad informare le forze di polizia sugli episodi di violenza a cui assistono o di cui hanno notizia.