martedì, 14 Maggio 2024

Una monografia sulla vita e sulle opere progettate da un importante ingegnere materano che ha operato al servizio della Città dei Sassi, essenzialmente durante gli anni del fascismo, dando un fattivo contributo alla modernizzazione di Matera. Elaborò il Piano regolatore della città e, come si legge nella relazione del 1935 che lo accompagnava, si oppose allo sventramento degli Antichi rioni. Il volume è intitolato “Vincenzo Corazza e gli anni Trenta a Matera – Architetture e piani di un progettista delle istituzioni” (Ed. Libria – Melfi) ed è il frutto del lavoro di tre studiosi del settore: Angela Colonna, Domenico Fiore ed Ettore Vadini. La monografia di oltre 190 pagine suddivise in testi, documenti d’archivio, disegni e fotografie, consta di sette capitoli ed è stata pubblicata nel 2019 con il contributo del Dicem (Dipartimento della Culture Europee e del Mediterraneo: Architettura, Ambiente, Patrimoni Culturali) dell’Università di Basilicata. Nella sua introduzione Ettore Vadini illustra le motivazioni che hanno spinto a dare luogo allo studio, riconoscendo all’ingegnere Vincenzo Eustachio Corazza (Matera 1899/Taranto 1964) la capacità, attraverso le sue architetture e i suoi piani, di dare slancio e forma alla Matera moderna. Viene, inoltre, ribadita la necessità di recuperare dall’oblio la sua figura (ricordiamo che rivestì un ruolo direttivo nell’Ufficio tecnico comunale) dimenticata in quanto appartenente agli anni del ventennio fascista. Nel primo capitolo i ricercatori Angela Colonna e Domenico Fiore si soffermano sulla capacità del Nostro di individuare dal punto di vista urbanistico la strada per avviare “l’effetto città”, che rimane il nucleo del suo lavoro professionale. Ciò contribuisce a creare il percorso che porterà Matera dalla marginale posizione di cosiddetta Capitale del mondo contadino a Capoluogo di provincia nel 1927 e via via verso la realizzazione di città laboratorio nel Secondo dopoguerra sino ai successi di sito Unesco nel 1993 e, del 2014, quando venne nominata Capitale europea della Cultura per il 2019. Nel secondo capitolo Ettore Vadini inquadra integralmente la figura e l’opera dell’ingegnere materano negli anni tra il primo ed il Secondo conflitto mondiale. Nel terzo, il fotografo Sergio Campione ci restituisce attraverso i suoi scatti i sette luoghi per eccellenza progettati da Corazza e precisamente: il Palazzo delle Poste e Telegrafi, il Palazzo Montemurro, il Palazzo dell’Economia Corporativa (oggi Camera di Commercio), la Colonia Elioterapica, il Campo sportivo, il Giardino d’infanzia ubicato nei Rioni Sassi e la Casa stessa del progettista. Seguono ancora l’atlante delle principali opere progettate  (Vadini), la parte dedicata alla digitalizzazione dell’Archivio di Vincenzo Corazza (Colonna e Fiore)conservato presso lo studio tecnico del figlio Piergiorgio, stimato ingegnere come l’illustre papà, tra i maggiori progettisti materani degli ultimi decenni. Il testo che ha il pregio di fornire un quadro storico dell’evoluzione urbanistica della Città dei Sassi si chiude con gli abstract in inglese ed un’ampia e bibliografia.

Filippo Radogna

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