venerdì, 26 Aprile 2024

Vittima o carnefice la quindicenne Vanessa tra le braccia del suo professore di Letteratura, il 42enne Jacob Strane?

Mia inquieta Vanessa (Mondadori, traduzione di Linda Martini) di Kate Elizabeth Russell è un romanzo a tratti claustrofobico, che imprigiona nei tanti inevitabili interrogativi sottesi a una storia sempre attuale, sbilanciata e magnetica.

Il prof. Strane probabilmente ha sempre avuto un debole per alcune delle sue alunne. Con Vanessa però è diverso, con quella ragazzina è come se avesse finalmente trovato ciò che stava cercando.

Siamo nel 2000 quando lei ha dovuto convincere i genitori a mandarla nella prestigiosa Browich School, un liceo con annesso un dormitorio. Frequenta il secondo anno e ha appena litigato con Jenny, la sua migliore amica. Sola e alle prese con le prime difficoltà di un anno scolastico che si preannuncia particolarmente impegnativo, quelle attenzioni improvvise, mai insistenti ma nel complesso molto intriganti del prof. Strane la riempiono d’orgoglio. Imponente nella sua altezza, barba lunga, occhiali da intellettuale, non si può fare a meno di notarlo. Qualcuno lo definisce misogino. Si sa che vive solo e che ha un modo particolare di fare lezione. Mette in imbarazzo i suoi allievi, non si fa problemi a inserire particolari piccanti mentre spiega.

Il primo contatto con Vanessa è un ginocchio che la sfiora, mentre sono seduti vicini. La ragazza inizia a fantasticare, si illude, si deprime – forse ha equivocato. I contatti fisici, sempre brevi tanto da lasciare il dubbio che non siano intenzionali, vengono presto supportati dalle parole. Il prof. Strane prova a fare un passo indietro, poi svela le sue intenzioni. Si è “pateticamente innamorato”.

Non c’è nulla di più forte per un’adolescente che pensare di essere attraente per un adulto: è qualcosa che sentire fa immediatamente “grandi” che riscatta da quella sensazione di inadeguatezza e ripaga da qualsiasi imbarazzo. È solo che Vanessa si lascia trascinare, si lascia andare a una relazione che non ha equilibrio né futuro…

Diciassette anni dopo, nel 2017, sull’onda del #MeToo il prof. Strane viene accusato di abusi sessuali da un’altra ex allieva, che contatta Vanessa chiedendole di fare lo stesso e denunciarlo. Ma Vanessa non può credere né a quelle accuse né ha intenzione di denunciarlo, convinta di non aver subito nessun abuso ma di aver vissuto una storia d’amore. Eppure, quel contatto le riporta alla mente quella relazione piena di ombre che l’ha resa una donna fragile e irrisolta.

Tra presente e passato si dipana così una trama che non lascia indifferenti, che a tratti disturba e indigna. È un bell’esordio quella della Russell, ricco di spunti e tematiche forti.

Kate Elizabeth Russell è nata e cresciuta nel Maine. Ha conseguito un Master of Fine Arts presso l’Università dell’Indiana e un PhD presso l’Università del Kansas.

Rossella Montemurro

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