Cari cittadini e care cittadine, in questo 25 aprile, siamo qui per celebrare e ricordare la conquista della libertà da parte dell’Italia, con la fine dell'occupazione nazista e la definitiva caduta del regime fascista. Ringrazio per la presenza tutti voi e saluto...
È bastata poco più di
mezz’ora di pioggia abbondante (peraltro annunciata dalla Protezione Civile con
l’allerta arancione) per mandare in tilt la Capitale europea della cultura del
2019.
mezz’ora di pioggia abbondante (peraltro annunciata dalla Protezione Civile con
l’allerta arancione) per mandare in tilt la Capitale europea della cultura del
2019.
Intorno alle 15, il
nubifragio che si è abbattuto su Matera ha causato seri allagamenti nella zona
Nord (sono stati segnalati interventi dei Vigili del fuoco in via San Pardo,
via Manzoni, via Colangiuli, via Cererie, contrada La Vaglia) e nei rioni Sassi
(in piazza San Pietro Caveoso sedie e tavolini di un bar sono stati letteralmente
travolti dall’acqua).
nubifragio che si è abbattuto su Matera ha causato seri allagamenti nella zona
Nord (sono stati segnalati interventi dei Vigili del fuoco in via San Pardo,
via Manzoni, via Colangiuli, via Cererie, contrada La Vaglia) e nei rioni Sassi
(in piazza San Pietro Caveoso sedie e tavolini di un bar sono stati letteralmente
travolti dall’acqua).
La furia del vento ha spezzato rami che hanno invaso le
strade sia in città (nella foto, un ramo spezzato in via Nazionale) sia sulla statale 7 in direzione Laterza sia sulla Matera
Ferrandina dove alcuni rami si sono abbattuti sulle auto in transito. In via La
Martella si è danneggiato il manto stradale mentre si sono registrati i
problemi di sempre per la mancata pulizia dei tombini che non permettevano all’acqua
di defluire.
strade sia in città (nella foto, un ramo spezzato in via Nazionale) sia sulla statale 7 in direzione Laterza sia sulla Matera
Ferrandina dove alcuni rami si sono abbattuti sulle auto in transito. In via La
Martella si è danneggiato il manto stradale mentre si sono registrati i
problemi di sempre per la mancata pulizia dei tombini che non permettevano all’acqua
di defluire.
Rossella Montemurro
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