venerdì, 26 Aprile 2024

Apt Basilicata, si apre la terza edizione di Fucina Madre

Dalla ceramica all’arte orafa, dal legno all’uncinetto, dall’arte digitale al recupero di antiche tradizioni manifatturiere. E’ un vero e proprio mosaico dell’eccellenza lucana quello che 44 artigiani, maker e designer, provenienti da ogni parte della Basilicata,...

Riceviamo e pubblichiamo da CGIL,
CILS e  UIL (Eustachio Nicoletti, Giusepe
Amatulli e Franco Coppola):

          “Le organizzazioni sindacali CGIL,
CILS e  UIL della provincia di Matera, in
data 4 dicembre 2017,  ai sensi del
vigente CCNL Coop. Sociali, hanno ri-proclamato  lo stato di agitazione del personale in
servizio presso le Cooperative sociali Jan
Patocka – Nuova Civiltà di Matera.

           Lo stato di agitazione è motivato
dal fatto che l’Amministrazione comunale non ha dato seguito agli incontri  tenutosi in Prefettura in data 3 maggio e 12
luglio 2017 che avrebbe dovuto affrontare i problemi relativi alla gestione
degli asili nido nel comune di Matera.

      In
particolare
:
 

·       
Applicazione
della clausola sociale di salvaguardia occupazionale del personale attualmente
in servizio nelle Cooperative Jan Patocka e Nuova Civiltà;

·       
Applicazione
degli impegni presi dall’Amministrazione comunale per il mantenimento
dell’equilibrio economico – finanziario per il proseguimento delle attività che
contemperi la qualità e l’uniformità del servizio.

       Inoltre, le OO.SS. fanno presente che il
Sindaco di Matera, nonostante le richieste,  ha ritenuto non  dare riscontro per  affrontare e risolvere le suddette
problematiche.  

       Pertanto, la CGIL – CISL e UIL della
Provincia di Matera e le lavoratrici, dipendenti delle Copperative Jan Patocka
e La Nuova Civiltà, hanno chiesto la convocazione di un tavolo urgente per
discutere delle problematiche generali relative alla gestione degli asili nido
e le modalità di proseguimento delle attività che contemperi la qualità e
l’uniformità del servizio e la salvaguardia degli attuali livelli occupazionali
e delle professionalità ivi impiegate.

       In caso di mancato rispondenza si
vedranno costretti ad organizzare tutte le forme di proteste contro questa
Amministrazione che continua a negare il confronto con le organizzazioni
sindacali sulle problematiche riguardanti la tutela del servizio e delle
lavoratrici del servizio asilo nido”.

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