venerdì, 26 Aprile 2024

   Il Sindaco
di Matera Raffaello de Ruggieri ha incontrato stamane in Comune, presenti anche
gli assessori Paola D’Antonio e Mariangela Liantonio, S.E. Abdelhamid Senouci
Bereksi Ambasciatore di Algeria in Italia e S.E. Murat Salim Esenli
Ambasciatore della Turchia in Italia. Il motivo della loro presenza nella città
dei Sassi è legato alla cerimonia di apertura della ventiseiesima edizione di
“Minibasket in Piazza” alla quale partecipano due squadre algerine e una
squadra turca.
   Entrambi
si sono detti entusiasti della spettacolarità e unicità di Matera.
L’Ambasciatore turco, in particolare, ha trovato assonanze con cittadine della
propria terra d’origine che si articolano intorno a una formazione rocciosa
come Matera. Proprio questo passaggio ha permesso al Sindaco de Ruggieri di
esprimere una proposta che ha trovato benevolo accoglimento nei due illustri
ospiti e disponibilità assoluta. <<Il mio progetto nel quale vi voglio
coinvolgere – ha esordito il Primo Cittadino – è di arte scultorea
contemporanea in grotta, in una grande mostra da realizzarsi qui a Matera per
il 2019, ma con un messaggio ben specifico: riunire attraverso l’arte,
Cristiani, Israeliti e Islamici. L’ambizione è quella di essere l’altra faccia
di Assisi. Ad Assisi l’incontro spirituale. A Matera l’incontro culturale
attraverso la scultura>>.
   La
proposta ha accolto la immediata disponibilità dei due ambasciatori che nei
prossimi giorni verranno ricontattati sul progetto da una lettera ufficiale del
Sindaco di Matera. È altresì previsto un incontro a Roma per gettare le basi organizzative.
L’Ambasciatore di Algeria si è mostrato visibilmente convinto dell’operazione, tanto
da fornire il nome dell’artista suo conterraneo che vive in Italia e
precisamente a Carrara, Smail Zizi, specializzato in sculture di marmo e di
bronzo.
   Vedendo
l’entusiasmo degli illustri ospiti, il Sindaco ha rimarcato la storicità e
l’unicità di Matera che dovrà ospitare la mostra, ripercorrendo il progetto del
grande Parco della Storia dell’Uomo e ricordando ai presenti quegli ottomila
anni di storia ininterrotta che rendono universale il sito. Ha poi chiuso
l’incontro, dopo lo scambio dei doni, con questa affermazione: <<Questo è
un progetto di ecumenismo attraverso l’arte, con noi tutti, figli di Abramo,
che ci ritroveremo insieme a dialogare attraverso la creatività plastica del
nostro tempo>>.
 
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