Piccole opere d'arte realizzate dagli scarti di cartoncino: a lezione di creatività, ieri e oggi, nei Laboratori di artigianato "I Campanacci di Pasqua", tra le iniziative collaterali dei Mercatini di primavera (in via La Vista a Matera fino al primo aprile dalle 10 a...
Una studentessa universitaria con l’entusiasmo dei suoi 23 anni, le amiche, i ragazzi, tutta la vita davanti.
È quando rimane incinta che la spensieratezza svanisce: siamo nel 1963 in Francia e l’aborto è illegale.
A distanza di 36 anni Annie Ernaux ha ricostruito le tappe emotive e fisiche di quella scelta dolorosissima nel libro autobiografico L’evento (L’Orma, traduzione di Lorenzo Flabbi), recentemente alla ribalta per l’adattamento cinematografico
“La scelta di Anne – L’Événement” (L’Événement) è un film del 2021 diretto da Audrey Diwan che ha vinto il Leone d’oro al miglior film alla 78ª Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia.
È sempre forte l’impatto che una tematica così delicata ha, a prescindere dalle epoche e dalla situazione sociale della donna. La Ernaux ha il pregio di una scrittura che non enfatizza mai, è sempre molto diretta. Quando rimane incinta le crolla il mondo addosso ma non si perde d’animo: sulle prime è come se mettesse tra parentesi la sua situazione, sperando che le torni il ciclo, continuando a preparare la tesi, ad andare al cinema e alle feste. La nausea e l’assenza di mestruazioni hanno il sopravvento su un presente che lei prova a fuorviare. Inizia così un pellegrinaggio (vano) tra i medici. Nel frattempo, quando rientra a casa il fine settimana, sta attenta a mascherare qualsiasi sintomo alla madre. Passano quasi tre mesi: ha provato a chiedere consiglio alle amiche, ha avvicinato ragazzi che avrebbero potuto aiutarla a contattare medici consenzienti ma si è trovata a fronteggiare avance quanto mai inopportune. L’extrema ratio è rivolgersi a una “fabbricante d’angeli”, una mammana: una scelta terribile (di aborto clandestino si poteva morire), ma la ragazza non ha alternative.
Sensazioni, odori, colori, stati d’animo: tra le pagine de L’evento ritorna con prepotenza il calvario vissuto dall’autrice in un confronto costante con un presente che rievoca quanto vissuto. Vita e morte si intrecciano indissolubilmente in una cronaca che lascia senza fiato d che, precisa e graffiante, con il suo stile ci restituisce tutto il tormento di una ragazza in un momento delicatissimo.
“Ho cancellato l’unico senso di colpa che abbia mai provato a proposito di questo evento, che mi sia successo e non ne abbia fatto nulla. Come un dono ricevuto e sprecato. Perché al di là di tutte le ragioni sociali e psicologiche che posso trovare per quanto ho vissuto, ce n’è una di cui sono sicura più di tutte le altre: le cose mi sono accadute perché potessi renderne conto. E forse il vero scopo della mia vita è soltanto questo: che il mio corpo, le mie sensazioni e i miei pensieri diventino scrittura, qualcosa di intelligibile e di generale, la mia esistenza completamente dissolta nella testa e nella vita degli altri.”
Annie Ernaux è nata a Lillebonne (Senna Marittima) nel 1940 ed è una delle voci più autorevoli del panorama culturale francese. Studiata e pubblicata in tutto il mondo, la sua opera è stata consacrata dall’editore Gallimard, che ne ha raccolto gli scritti principali in un unico volume nella prestigiosa collana Quarto. Nei suoi libri ha reinventato i modi e le possibilità dell’autobiografia, trasformando il racconto della propria vita in acuminato strumento di indagine sociale, politica ed esistenziale. Considerata un classico contemporaneo, è amata da generazioni di lettori e studenti. Finora L’orma editore ha pubblicato Il posto, Gli anni, vincitore del Premio Strega Europeo 2016, L’altra figlia, Memoria di ragazza, Una donna, vincitore del Premio Gregor von Rezzori 2019, La vergogna, L’evento e La donna gelata.
Rossella Montemurro