domenica, 19 Maggio 2024

Donato Carrisi sa bene, da sempre, come avvincere il lettore: merito del suo stile, con punte adrenaliniche, delle trame dai contenuti psicologicamente forti e di una scrittura cinematografica che evoca e suggestiona.

Accade anche nel suo nuovo thriller, L’educazione delle farfalle (Longanesi). La protagonista è Serena, a capo di un dipartimento strategico per gli investimenti ad alto rischio ed elevato rendimento di una banca d’affari. Sulla trentina, denominata “lo squalo biondo” per la tenacia e l’ostinazione con le quali porta avanti il suo lavoro, borse Chanel, immancabili Louboutin, avvolta dal Blossom Love di Amoutage, un corpo strepitoso frutto di allenamenti costanti. A un tratto però la sua forma fisica la tradisce, inizia a non sentirsi bene fin quando scopre di essere incinta: proprio lei, che ha pianificato la sua vita in maniera millimetrica, non disdegnando rapporti occasionali ma stando ben attenta a evitare gravidanze. Prova a fare mente locale, il padre è sicuramente uno degli uomini incontrati in una vacanza a Bali. È chiaro che quel figlio non lo vuole ma è troppo tardi per interrompere la gravidanza e lei, anche in questo caso, pianifica ogni cosa sia per evitare che i colleghi possano accorgersi del suo stato sia per “sbarazzarsi” in modo legale del bambino subito dopo il parto. Molto cinica, con una mente astuta, niente può però Serena contro un destino che sembra avere per lei altri piani: si sente male, viene ricoverata d’urgenza in ospedale e non può far altro che accettare la piccola Aurora. Seppur con parecchie resistenze, la sua quotidianità viene ricalibrata tenendo conto delle esistenze della piccola. Per Aurora, Serena vuole il meglio, come un campus a Vion, in Svizzera, in uno chalet da condividere con altre fortunatissime bambine. Un incendio, il penultimo giorno del campus, distrugge completamente lo chalet. Aurora è ufficialmente dispersa – nessuno ha il coraggio di pronunciare la parola “morte”, anche se l’evidenza è quella – e Serena scopre d’un tratto un fortissimo istinto materno: scopo della sua vita è, adesso, cercare la verità, capire cosa è davvero accaduto in quella maledetta notte. E cosa è successo ad Aurora.

In una lenta discesa agli inferi, verso gli abissi della psiche, in un faccia a faccia con i tormenti dell’essere umano, Carrisi fa ancora una volta leva sui nostri incubi più terribili: L’educazione delle farfalle è un libro da non perdere.

Donato Carrisi è nato nel 1973 a Martina Franca e vive fra Roma e Milano. Dopo aver studiato giurisprudenza, si è specializzato in criminologia e scienza del comportamento. Scrittore, regista e sceneggiatore di serie televisive e per il cinema, è una firma del Corriere della Sera. È l’autore dei romanzi bestseller internazionali (tutti pubblicati da Longanesi) Il suggeritore, Il tribunale delle anime, La donna dei fiori di carta, L’ipotesi del male, Il cacciatore del buio, La ragazza nella nebbia – dal quale ha tratto il film omonimo con cui ha vinto il David di Donatello per il miglior regista esordiente –, Il maestro delle ombre, L’uomo del labirinto – da cui ha tratto il film omonimo –, Il gioco del suggeritore, La casa delle voci, Io sono l’abisso – da cui ha tratto il film omonimo –, La casa senza ricordi, La casa delle luci ed è autore della favola dark Eva e la sedia vuota. Ha vinto prestigiosi premi in Italia e all’estero come il Prix Polar e il Prix Livre de Poche in Francia e il Premio Bancarella in Italia. I suoi romanzi, tradotti in più di 30 lingue, hanno venduto milioni di copie.

Rossella Montemurro

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