venerdì, 17 Maggio 2024

Tutta la forza di una mamma, lo spirito combattivo e il coraggio smisurato in “Luca e Davide. Quel filo che lega la terra al cielo” di Elvira Bianco. Il libro è stato presentato a Matera nella Biblioteca di quartiere Lanera

"Chiesi a me stessa l’ennesima prova: mi imposi di essere in grado di non far percepire a nessuno di loro l’idea di quella disperazione naturale che mi aveva assalita e pensai che avrei dovuto, al contrario, mostrarmi come i miei figli mi avevano insegnato: sorridente...

L’archeologo Martino Iannibelli domani (sabato 4 febbraio) presenta a Matera il suo romanzo d’esordio “Siris”, pubblicato di recente dalla casa editrice Edigrafema. Ad affiancarlo, nel corso dell’evento che si svolgerà nella Libreria Mondadori con inizio alle ore 18.30, ci saranno l’editrice Antonella Santarcangelo e la giornalista Margherita Agata.

Nell’opera di Iannibelli, avvenimenti di ieri e di oggi tessono un lungo omaggio alla Basilicata e alla poesia epica di Omero e Virgilio.
Nel 1180 a.C. circa, Troia è caduta. Uno sparuto gruppo di esuli, dopo una lunga traversata nel Mediterraneo, arriva sulla sponda settentrionale del fiume Siris. Qui, proverà a dar vita a una nuova esistenza.

Nel 2021 d.C. un’équipe di studenti di archeologia sta effettuando uno scavo stratigrafico sulla collina del Castello di Policoro, nel parco archeologico di Siris-Herakleia.
In un lungo alternarsi di vicende tra un polveroso presente, fatto di ricerca e studi, e l’oscuro passato degli esuli troiani, alle prese con nuove conoscenze e atavici nemici, “Siris” è la storia delle origini mitico-epiche della colonia fondata sulle coste della Lucania ionica.
L’opera racconta di amicizie sancite e di speranze, di missioni militari e di battaglie, di episodi di vita vissuta, di guide realizzate dallo scrittore all’interno del Museo Archeologico Nazionale della Siritide e di passione per l’archeologia. 

Martino Iannibelli è un archeologo classico e una guida turistica. Laureato e specializzato tra Napoli e Bari, fin da bambino ha coltivato l’amore per la storia, l’archeologia e la poesia epica. Ha iniziato a lavorare nel 2019 a Matera, durante l’anno della Capitale Europea della Cultura, e da allora guida turisti e appassionati per la Basilicata. Collabora come archeologo nell’ambito di progetti che interessano il Museo archeologico nazionale della Siritide e il Museo archeologico nazionale di Metaponto. È sempre attivo in ambito accademico con lo studio, la ricerca e la partecipazione a convegni e alla redazione di articoli scientifici. 

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