venerdì, 26 Aprile 2024

Un tuffo nella Matera del passato tra immagini, aneddoti, ricordi, descrizioni, testimonianze. È proprio un “Viaggio nel tempo tra storie e ricordi”, come recita il sottotitolo, L’Almanacco Materano curato dall’Associazione MUV Matera. Un volume delizioso, curato nei dettagli: “Ogni pietra, luce, rumore e profumo pare abbia voglia di narrare storie già udite – spiega Nicola Laricchia, autore dello scatto in copertina (in uno degli ottoni della banda, tirati a lucido, si riflettono le luminarie della Festa della Bruna) e di alcuni testi – se riconosci queste sensazioni vuol dire che sei pronto per partire per un lungo viaggio nella memoria, alla ricerca delle nostre radici”.

Già con il Calendario Materano (edizioni 2016-2017) il MUV aveva espresso in modo sintetico alcune notizie che trovano spazio in modo puntuale nell’Almanacco: “Il lavoro si basa su elementi assunti nel corso di molteplici attività culturali e convegni cui l’Associazione ha dato vita già dalla sua fondazione oltre che su fonti storiche e su notizie raccolte tramite canali social”, sottolineano dal MUV.

In apertura i mesi, scanditi da proverbi e ricorrenze sia della città dei Sassi sia dell’hinterland. Poi, un excursus sui giorni “che hanno fatto la storia” della nostra città, dal 28 ottobre 1350 (data di un cruento fatto di cronaca) al 29 settembre 2021, quando la prima di No time to die fu un’incredibile pubblicità per i Sassi (location di sparatorie e inseguimenti sull’Aston Martin di James Bond), passando ovviamente per decine di altri avvenimenti che, in positivo e in negativo, sono indelebili nei materani.

Immancabile la carrellata, corredata da biografie, dei primi cittadini che si sono succeduti negli anni e poi quello che è probabilmente uno dei capitoli più accattivanti, in grado di incuriosire, “Storie di famiglie e personaggi che tutti ricorderanno”: i nonni lo sfoglieranno con nostalgia, i più giovani scopriranno aspetti inediti di volti e luoghi noti, del presente e del passato.

E ancora: i “rimedi” di ieri, i giochi dei bambini che eravamo (rigorosamente bilingue, italiano e dialetto), erbe, fiori, radici, preghiere, credenze, misteri e leggende (compreso un interessante approfondimento su Villa Cuscianna in via Ascanio Persio, la famosa “Villa dei Misteri”) e, in conclusione, alcune ricette tipiche.

L’Almanacco Materano, stampato dalla Tipografia Grafiche Castellano di Altamura (Bari), è uno spaccato a trecentosessanta gradi della “materanità”, 204 pagine tutte da scoprire e/o da riscoprire. Un plauso al MUV per aver realizzato un volume davvero bello.

I testi sono di: Elena Baldassarre; Pasquale Doria; Nicola Laricchia; Franco Martina; Milena Paolicelli; Riccardo Riccardi.  La presentazione è di Pasquale Doria, la trascrizione dei termini dialettali è a cura di Angelo Sarra. Dopo il saluto del sindaco Domenico Bennardi, tra i fondatori del Muv, ci sono le foto di R. Scattino, G. Cozzolino, M. Carbone, R. Evangelista, D. Fittipaldi, R. Genovese, N. Laricchia, R. Montanari, M. Masciandaro, F. Morelli, D. Notarangelo, F. Patellari, P. Pellegrini, E. Pinna, A. Sarra, N. Vinciguerra, M. Tommaselli, A. Viggiano. Immagini anche dagli archivi di C. Amendolagine, M. Giordano, G. Buonsanti, D. Notarangelo, Sarra-Bennardi, Sassiland, M. Masciandaro, E. Schiuma, N. Vinciguerra, E. Viti, Wiki Matera.

Per conoscere “dal vivo” gli ideatori della pubblicazione, disponibile nelle librerie e nelle edicole, appuntamento al 20 maggio alle 18 a Palazzo Lanfranchi.

Rossella Montemurro

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