venerdì, 26 Aprile 2024

Non si arresta l’attività di prevenzione in materia di sicurezza ed igiene sui posti di lavoro, in uno con il contrasto alle violazioni della normativa lavoristica, sul territorio di competenza dell’Ispettorato Territoriale del Lavoro di Potenza e Matera sotto la direzione del dott. Michele Lorusso.

La settimana appena trascorsa ha visto il personale ispettivo della sede di Potenza, coadiuvati dai militari del locale Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro ed in congiunta con i tecnici della prevenzione dell’Azienda Sanitaria di Potenza, impegnati principalmente nei controlli del delicato e strategico settore dell’edilizia.   

Con il fondamentale supporto dei militari delle locali stazioni dei Carabinieri, i funzionari ispettivi hanno controllato ben 12 aziende edili sull’intero territorio potentino.

All’esito dei controlli, il dato preoccupante – soprattutto in questo momento nel quale il tema della sicurezza sui posti di lavoro si impone drammaticamente come centrale – è quello relativo al numero di provvedimenti di sospensione dell’attività imprenditoriale (in numero di 4) adottati in proporzione al numero di aziende ispezionate (in numero di12).  

I provvedimenti di sospensione sono scaturiti a seguito dell’accertamento dell’impiego, da parte dei datori di lavoro ispezionati, di personale dipendente non risultante dalla documentazione obbligatoria in misura pari o superiore al 20% del totale dei lavoratori presenti sui luoghi di lavoro così come dispone l’art. 14 del Decreto Legislativo n. 81/2008.

Relativamente al numero di lavoratori occupati c.d. in nero,  altro dato che emerge – in negativo- è quello che riferisce di 2 ditte edili le cui maestranze sui luoghi di lavoro – rispettivamente in numero di 3 e 4 lavoratori- erano tutte prive di obbligatoria comununicazione preventiva di assunzione.

Le sanzioni amministrative, dunque, che saranno comminate a fronte delle violazioni riferite e cioè di 4 sospensioni di attività imprenditoriali e di impiego di numero 10 lavoratori in nero è pari a € 42.000 calcolato nel massimo edittale.

L’accertamento ispettivo in discorso – come detto – è stato effettuato a 360 gradi.

Accanto alla verifica del rispetto delle norme lavoristiche, infatti, il personale procedente ha verificato anche il rispetto della normativa in materia di sicurezza e salute sui posti di lavoro.

Il quadro sinottico emerso è molto poco incoraggiante. Sono state riscontrate ben 14 violazioni di norme del Testo Unico in materia di salute e sicurezza sui posti di lavoro (D. L.vo 81/2008) e elevate altrettante contravvenzioni per un totale di circa € 75.000 calcolate nel massimo edittale.

Le violazioni al Decreto Legislativo n. 81 del 2008 spaziano dai mancati adempimenti in capo al committente in relazione alla verifica dell’idoneità tecnico-professionale delle ditte affidatarie dei lavori al fondamentale aspetto del mancato rispetto degli obblighi prescritti in materia di sorveglianza sanitaria fino alla mancata formazione-informazione ai lavoratori in materia di rischi sul lavoro

Resta, infine, da osservare come le attrezzature da lavoro e gli stessi luoghi di lavoro in molti casi risultassero inidonee a tutelare la sicurezza sui posti di lavoro.  

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