martedì, 21 Maggio 2024

Tutti i segreti del G.I.S., il Reparto d’élite dell’Arma dei Carabinieri, in un libro: è G.I.S. La vera storia del Gruppo d’Intervento Speciale. La nascita, le missioni, le testimonianze dei protagonisti (Itinera Progetti, nel volume c’è un inserto fotografico a colori con immagini e documenti originali, arricchito da uno studio dettagliato sulle uniformi del G.I.S. attraverso le tavole di Pietro Compagni) del Generale di Corpo d’Armata Carmelo Burgo.

Per il Generale di Corpo d’Armata Giovanni Nistri – autore dell’introduzione – che ha da poco lasciato il comando al Generale Teo Luzi, “il racconto della vita di questa nostra Unità Speciale rappresenta un viaggio lontano dagli archetipi, oltre la ricerca di eroi e di gesta straordinarie”.

Il G.I.S. nacque nel febbraio 1978: insieme al Nocs della Polizia fu voluto fortemente dall’allora ministro degli Interni Francesco Cossiga dopo le stragi del 1972 a Monaco di Baviera e del 1976 a Mogadiscio.

Burgio visse in prima persona le origini di questa unità d’élite divenendone poi vice-comandante, e, grazie a documenti d’archivio inediti ed esperienze personali gli anni che videro il G.I.S. impegnato in missioni ad alto rischio contro terroristi e criminalità organizzata, ne ripercorre con passione e competenza la storia.

Che si tratti della risoluzione di crisi aventi ad oggetto ostaggi; la riacquisizione di obiettivi in mano a terroristi (aerei, navi, treni, autobus, strutture militari o civili ecc.), la protezione di meeting intranazionali o internazionali (tra questi ultimi  i vertici G8); i servizi di protezione V.I.P. (quali il Presidente del Consiglio o i dignitari di Stato esteri in visita in Italia o i dispiegamenti operativi all’estero, il G.I.S. è in prima linea.

Ha sede a Livorno, dipende per l’impiego dal Comando Generale dell’Arma dei Carabinieri ed è inquadrato nella 2^ Brigata Mobile.

Oggi Il G.I.S. è costituto da: Nucleo Comando (il comando del Reparto), Sezione Pianificazione Operativa, Nucleo Negoziatori, Sezione Addestrativa, Sezione Tiratori Scelti Ricognitori e quattro Sezioni Operative.

Grazie al volume di Burgio, abbiamo uno spaccato che ci porta all’interno della vita dei Reparti Speciali, con l’addestramento, l’equipaggiamento e i retroscena di alcune missioni operative. Un mondo spesso distante dal sentire comune, privo di fanatismi o di supereroi, dove è la disciplina e la capacità di operare in team ben collaudati che porta ad ottenere risultati evitando ogni sacrificio inutile.

Una curiosità: il G.I.S. non ha un motto ufficiale, ma in occasione del quarantennale gli stessi operatori ne hanno coniato uno proprio: “In singuli virtute aciei vis”, che traducono modernamente “Nella virtù del singolo sta la forza del gruppo” anziché “dell’esercito”.

G.I.S. è un volume molto ben curato, in grado di accompagnare il lettore nel mondo carico di adrenalina di un Reparto che è un fiore all’occhiello dell’Arma dei Carabinieri.

 Carmelo Burgio, Generale di Corpo d’Armata, Comandante Interregionale Carabinieri “Culquaber” avente competenza su Sicilia e Calabria, ha frequentato la Scuola Militare “Nunziatella” di Napoli e il 158° corso dell’Accademia Militare di Modena. Nel corso della lunga carriera ha trascorso oltre 11 anni in reparti paracadutisti dell’Arma ricoprendo – fra l’altro – gli incarichi di comandante di plotone, compagnia, battaglione e reggimento presso il 1° CC par. “Tuscania”, nonché di comandante di sezione e vice-comandante del Gruppo Intervento Speciale. Ha all’attivo oltre 700 lanci, in gran parte eseguiti con la tecnica della caduta libera. Ha superato il 117° corso superiore di Stato Maggiore e ha frequentato l’Istituto Alti Studi della Difesa. Si è inoltre diplomato presso la F.B.I. Academy di Quantico, in Virginia, USA.

Fra i vari incarichi, ha prestato servizio al comando di unità dell’organizzazione territoriale in Sardegna, Sicilia e Campania. Ha inoltre retto il comando della 1ª Brigata Mobile e di I e III Reparto della Direzione Investigativa Antimafia. Ha partecipato alle missioni fuori-area in Libano, Bosnia-Herzegovina, Albania, Iraq e Afghanistan. È decorato di Medaglia di Bronzo al Valore dell’Arma, 2 Croci di Bronzo al Merito dell’Esercito, il cavalierato della Legion of Merit statunitense e la Medaglia d’Oro per Servizio Distinto portoghese. Scrive per il Notiziario Storico dell’Arma e la rivista Il Carabiniere e ha dato alle stampe “Dalla Valtellina a Trieste”, ripercorrendo la storia della brigata di fanteria Valtellina di cui è erede il 66° reggimento di fanteria aeromobile “Trieste”.

Pietro Compagni, pittore, disegnatore e docente di materie artistiche. Si occupa di ricerca storica, uniformologia, vessillologia italiana e collabora con varie case editrici specializzate. Progetta e crea periodicamente mostre storico didattiche, in special modo sul Tricolore e sul Risorgimento. Nel 2002, in collaborazione con l’Ambasciata d’Italia a Il Cairo, per lo Stato Maggiore Difesa e il Ministero Esteri, ha curato il restauro della Italy Hall del Museo Internazionale di El Alamein, in Egitto, e il ripristino della Sala storica del Sacrario dei Caduti Italiani. Nel 2014 ha realizzato la “Sala Memoriale” della Prima Guerra Mondiale, per l’Accademia Militare di Modena.

Per lo S.M.E. (Ufficio Storico, Rivista Militare) ha eseguito cartelle di disegni di uniformi italiane, fra cui “I Reparti d’Assalto Italiani nella G.G.” (2018). Per i nostri tipi ha curato con E. Cernigoi “Soldati del Regno”, con L. Scollo “I Bersaglieri 1936 – 2007”, con A. Prelli “Sotto le bandiere di S. Marco. Le armate della Serenissima nel ‘600”, con L. Scollo “A colpo sicuro, i tiratori scelti dell’E.I. dal secondo dopoguerra agli anni 2000”, con E. Cernigoi “Storia delle cavallerie europee 1914-1918”. Dedica le tavole realizzate per questo libro al padre Mario, Carabiniere, nel centenario della sua nascita.

Rossella Montemurro

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