giovedì, 28 Marzo 2024

Ricordo che molti anni fa chiamai a scuola un sacerdote missionario, un sacerdote cinese, che si trovava in Italia.

E raccontò la sua esperienza ai ragazzi.

Disse più o meno così: “Sono stato in carcere per vent’anni in Cina e di questi venti più di otto a svolgere lavori forzati. Non ho mai potuto avere fra le mani un Rosario, un crocifisso o un libro di preghiere.”

“Come facevi a pregare senza alcun segno esterno?” chiesero i ragazzi.

E lui con una calma piena di gioia aggiunse: “Ho imparato che la vera preghiera viene dal cuore, dall’unione con Dio ricercata nell’amore e nella donazione a Lui. Immaginate che avevo anche dimenticato le formule di preghiere, ma ripetevo continuamente: Signore, tu sai che io ti voglio bene.

Aiutami ad esserti fedele, fammi capire cosa vuoi che io faccia.”

Cari amici che mi leggete quell’esperienza mi ha fatto capire che cosa è veramente la preghiera del cuore.

Dal quel missionario ho capito che non dobbiamo mai fermaci ad una preghiera esterna, abitudinaria, formalista.

Da quel missionario che spiegava molto bene che cosa è la preghiera del cuore ho capito almeno tre cose.

La prima.

Dobbiamo abituarci al silenzio. Al silenzio interiore ed esteriore.

Dobbiamo abituarci al silenzio degli occhi, al silenzio degli orecchi, al silenzio della mente e della volontà.

Dobbiamo abituarci al silenzio delle passioni e delle preoccupazioni.

Ho capito che solo tacendo, ma soprattutto amando il silenzio si giunge ad un vero amore di Dio.

La seconda.

Dobbiamo scendere nel profondo del nostro cuore, solo così possiamo dire che Dio che gli vogliamo bene e sentire veramente che Lui ci vuole bene.

Il missionario mi ha insegnato che non dobbiamo vivere una vita superficiale, ma la nostra vita deve essere profonda nell’amore, “Se uno mi ama – dice il Signore – metterà in pratica la mia parola e il Padre mio lo amerà. Io verrò da lui con il Padre mio e abiteremo con lui. (Giovanni 14, 23).

Questo significa che pregare con il cuore è sentire questa presenza amorosa di Dio in noi.

La terza.

Pregare col cuore significa fare la volontà di Dio, cioè realizzare il suo progetto. Essere attenti e docili alle sue aspirazioni.

Questa è la conversione, la preghiera che cambia la vita.

“Non tutti quelli che dicono: Signore! Signore! Entreranno nel Regno di Dio, ma soltanto quelli che fanno la volontà del Padre mio che è nei cieli”. (Matteo 7,21 e Luca 6, 46)

Nicola Incampo

Responsabile della CEB per l’IRC e per la pastorale scolastica

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