domenica, 28 Aprile 2024

La paura dei ragni, di volare, di parlare in pubblico, di guidare la macchina, di essere abbandonato… ciascuno di noi, in maniera più o meno marcata, ha convissuto con una fobia. Del resto, la paura è un’emozione primaria, direttamente connessa alla sopravvivenza, una dotazione naturale che dobbiamo percepire come amica. Senza paura c’è solo incoscienza, e chi sa allenare la paura non può che trarne vantaggio. Quando però diventa invalidante, arrivando a paralizzarci, ci limita nel quotidiano e rende impossibili determinate azioni, allora è il caso di chiedere aiuto.

Il libro delle fobie. E la loro cura (Ponte alle Grazie) di Giorgio Nardone è un interessante catalogo delle paure più comuni che, trasformatesi in ansia, panico e fobie, hanno reso un inferno la vita di chi ne soffre: una carrellata di esempi concreti, di esistenze rovinate e, per fortuna, di strategie suggerite per spezzare una fastidiosa catena.

Con uno stile semplice e diretto, il dott. Nardone nella prima parte del volume entra nel vivo della descrizione delle fobie invalidanti, delle diverse varianti e delle logiche dei disturbi fobici per poi descrivere  una serie di casi tratti dall’esperienza terapeutica condotta presso il Centro di Terapia Strategica da lui diretto. L’approccio, ormai noto per i successi terapeutici che comporta, è quello della prescrizione del sintomo o, parole sue, “spegnere il fuoco aggiungendo la legna fino a soffocarlo”. Sotto la guida competente e attenta del terapeuta, il paziente si confronta con il problema non più in una modalità di evitamento ma accogliendolo. Chi, ad esempio, ha paura dei piccioni, dovrà immergersi in ricerche approfondite su di essi fino ad avere un primo approccio dal vivo. Ogni giorno, a piccoli passi. Lo stesso per quanti hanno altri tipi di fobie: l’invito è quello di guardare in faccia ciò che spaventa, con la consapevolezza che quanto più ci si “costringe” a provare paura tanto più si arrivare a spegnerne in realtà la forza devastante.

Dalle fobie sociali alla paura delle malattie, dalle monofobie alle fobie senza panico, fino ai deliri fobici, viene tutto ridimensionato. Il paziente, con la supervisione indispensabile del terapeuta trova in sé stesso le risorse per risolvere un problema che il più delle volte nasce da una risposta disfunzionale, un meccanismo che potrà essere disinnescato grazie ad accorgimenti apparentemente magici, ma che in realtà nascono da una profonda conoscenza del modo in cui tutti noi funzioniamo.

Giorgio Nardone, psicologo e psicoterapeuta, cofondatore con Paul Watzlawick del Centro di Terapia Strategica, istituto di ricerca, formazione e attività clinica che ha oltre venti sedi sparse in tutto il mondo, è ritenuto il maggiore esperto nella terapia breve dei disturbi fobico-ossessivi: ha trattato con successo oltre 25.000 casi. Noto sia per la sistematicità sia per la creatività del suo lavoro, ha formalizzato una serie di protocolli terapeutici altamente efficaci ed efficienti applicati da decenni da numerosi psicoterapeuti. Ha presentato il suo lavoro in oltre quaranta Paesi; i suoi libri, tra cui L’arte del cambiamento, Paura panico fobie, Ossessioni compulsioni manie, La terapia degli attacchi di panico, Senza fiato e Psicotrappole, sono tradotti in numerose lingue.

Rossella Montemurro

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