mercoledì, 1 Maggio 2024

Ancora una volta Matera con il suo fascino di Città millenaria e la Costa jonica con la sua magnifica civiltà magnogreca saranno celebrate all’estero attraverso l’arte poetica di Dante Maffia (nella foto in copertina con Francesco Perri). L’evento culturale, denominato “Dante Maffia Haiku recital”, organizzato in onore dell’autorevole poeta, docente, saggista e scrittore calabrese, si terrà sabato 21 e domenica 22 gennaio a Kyoto, in Giappone. Maffia che sarà dapprima ricevuto dal sindaco dell’antica capitale del Paese del Sol Levante, presenterà i suoi haiku, ossia composizioni poetiche molto brevi di 17 sillabe. Si tratta di un lavoro enorme, ben sedicimila haiku, raccolti in trenta volumi, tradotti dalla poetessa giapponese Mariko Sumikura. L’autore calabrese (di Roseto Capo Spulico/Cosenza) canta sia i luoghi d’elezione tra cui appunto la Città dei Sassi scoperta negli anni ’50 e mai più dimenticata, le incantevoli meraviglie della sua/nostra terra illuminata dal sole meridiano e bagnata dalle onde del mitologico Mar Jonio, ma anche della stessa Kyoto città giapponese dalla suprema bellezza per via dell’immenso verde e dei profumi dei suoi incantevoli giardini.  Nel suo viaggio il poeta sarà accompagnato e introdotto al recital da Francesco Perri, storico e amico, già sindaco di Vaccarizzo Albanese/Cosenza. “Quando Dante legge una pagina di haiku – scrive Perri- è come se la mia anima crescesse e si espandesse per arrivare più vicina all’Assoluto”. Perri fa presente come il Nostro viva la poesia nella quotidianità: un poeta cioè che non si è nutrito solo di libri ma di vita.  Va sottolineato che Maffia è giunto agli haiku dopo un lunghissimo percorso ampiamente apprezzato dai maggiori intellettuali italiani contemporanei tra cui Aldo Palazzeschi, Mario Luzi, Alberto Moravia, Leonardo Sciascia, Pierpaolo Pasolini, Dacia Maraini, Alberto Bevilacqua.  E ancora sugli haiku di Dante Maffia la traduttrice giapponese Mariko Sumikura afferma come sia rimasta incantata dai versi che riconducono alle sottigliezze dell’amore e che ritraggono la sua terra e l’infanzia con onestà. A proposito dell’infanzia ci piace ricordare come nel volume “Matera e una donna” (Terra d’Ulivi edizioni – 2017) il poeta calabrese ricorda di aver visitato per la prima volta Matera quando frequentava le elementari portato in gita scolastica dal suo insegnante Pio Rasulo, noto poeta e intellettuale lucano, rimanendone totalmente ammaliato. Negli anni Maffia non ha mai smesso di amare e frequentare la Città dei Sassi, cui ha dedicato vari testi. Essa nella sua opera viene identificata come donna che rapisce l’animo ma anche come donna madre che lo cinge e lo protegge. Le intense suggestioni liriche di Maffia, raggiungono elevate vette emotive e spirituali che egli ha riportato anche negli haiku che interpreterà nel corso dell’importante appuntamento culturale di Kyoto.        

Filippo Radogna

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