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Oltre 40.000 ascolti tra Spotify, Apple Music, Deezer e Amazon: questi i numeri di “POSILLIPO” il fortunato singolo d’esordio della band OFFICINA PARTENOPEA. A meno di cinque mesi dall’uscita del brano – la cui versione remix era firmata da Bill Zimmerman, producer di artisti internazionali come Ariana Grande, Coldplay, Mariah Carey, BTS e Usher, tra gli altri – la formazione pubblica un nuovo singolo, intitolato “DENTI”, che uscirà su tutte le piattaforme digitali musicali LUNEDÌ 31 OTTOBRE 2022 a mezzanotte, in concomitanza con la notte di Halloween.
Quattro sono le ‘anime’ che danno vita a Officina Partenopea: Rosario Viola è voce e autore della formazione; Luca Roncelli è chitarrista e polistrumentista nonché principale autore e compositore della band; Simona Pinto è chitarrista e corista; Antonio ‘Uke’ Russo è producer e polistrumentista.
Autore e compositore di DENTI è Roncelli, che nel brano suona la chitarra flamenca insieme a Simona Pinto; la produzione del brano è firmata da Russo “acasadiuke”, mentre il sound engineering è affidato a Stefano Formato (Enzo Gragnaniello).
Sotto la direzione artistica di Dario Sansone (frontman dei FOJA), la band si lascia affiancare dal fisarmonicista Claudio “Zingarone” Del Vecchio – già nelle fila dei Guappecartò – e dal bassista Giuliano Falcone dei FOJA.
La distribuzione è affidata all’etichetta partenopea FULLHEADS, label de La Maschera, Foja, Pepp-oh, Tommaso Primo, Daniele Sepe e molti altri.
_ DENTI . il brano
Se in “Posillipo” il focus era rappresentato dall’impossibilità di comunicare in una condizione di oppressione dal dominio sociale e dalla recessione, in “Denti” questa oppressione evidenzia una sorte che pare sorridere a chi non ne ha bisogno e si accanisce verso chi, pur impegnandosi, non riesce a contrastarla: un brano-manifesto per tutti coloro che, già vessati, non arrivano a fine mese e non appena tirano un sospiro di sollievo per aver trovato una quadratura del cerchio, sono nuovamente sommersi dalle difficoltà economiche.
Il proverbio “‘O ppane a chi nun tene ‘e renti” (“Il pane a chi non ha i denti”), ripetuto alla fine di ogni verso, sta lì proprio a indicare quell’atteggiamento di rassegnazione che Manu Chao definì la “Malegria”: quella emozione dolce e amara che fonde allegria e malinconia in un’unica sensazione laddove può non andare tutto bene ma per molti non potrebbe andare meglio di così e dinanzi a ciò, la cosa migliore è farsene una ragione.
“Che me ne fotte se sto ‘nziriato” tanto “stu core fa addo và”: questo estratto del ritornello spiega anche l’assenza del cavo-dati che collegava la mente del protagonista con il cuore di lei in un tentativo di superamento dell’incomunicabilità. A una lettura poco attenta può sembrare che “stu core fa addo và” suggerisca un’immagine metaforica di un cuore che non risponda alla ragione ma in realtà la locuzione “addo và” è un’espressione propria della parlesia e può assumere il significato di “fare silenzio, attenzione”.
Accada quel che accada, il cuore fa silenzio, non ha più nulla da comunicare dinanzi a un’esistenza ostinatamente avversa contro cui non resta che esorcizzarla ballando ognuno nella sua pozza di fango, ognuno coi suoi problemi.
_ LA BAND SI RACCONTA
“Officina” esprime la nostra idea di collettivo al servizio della musica; “Partenopea” perché siamo figli di Partenope, ispirazione per le immagini e le musiche che creiamo. Scriviamo in napoletano, ma non per campanilismo.
Gli idiomi e la filosofia di vita che sottendono la lingua napoletana permettono di esprimere ciò che Manu Chao chiama Malegrìa: quella emozione dolce e amara che fonde allegria e malinconia in un’unica sensazione… Può non andare tutto bene ma per molti non può andare meglio di così e, dinanzi a ciò, la cosa migliore è farsene una ragione.
DENTI . il videoclip
Il videoclip ufficiale del singolo DENTI sarà diretto dal videomaker salernitano Pierpaolo Perna, che ha già firmato video musicali per Frankyselector, Fiori di Cadillac e Banda Maje.
DENTI . la copertina
Prosegue la narrazione per immagini, avviata con POSILLIPO, anche per la copertina del secondo singolo di Officina Partenopea, DENTI: nel brano si dichiara, neanche tanto velatamente, che “Chesta è ‘a ballata ra famme” (“questa è la ballata della fame, della miseria”) e da qui si acquisisce la chiave di lettura della copertina: i protagonisti già presenti in POSILLIPO, qui, si ritrovano a ballare su un terreno fangoso, metafora delle avversità della vita, alla luce di un sole da scenario post-atomico, simbolo dell’esistenza, che parrebbe quasi incenerirli.
Se si potesse riassumere in una frase, si potrebbe formulare così: “L’esistenza mi sta consumando ma io ballo sui problemi della vita”. Non è un caso che in napoletano, talvolta, si ricorra alla parola “tarantella” per esprimere proprio un momento di difficoltà: fa parte della filosofia partenopea affrontare i problemi con lo stesso spirito con il quale si danza; un ballo “di rassegnazione” in attesa che tutto migliori in un modo o in un altro.