venerdì, 26 Aprile 2024

Contro il Covid-19 la guardia deve rimanere alta.

“Da una settimana – spiega il dott. Erasmo Bitetti, presidente della Società Italiana di Medicina Generale della provincia di Matera – stiamo rilevando una crescita esponenziale dei casi di Covid nella città di Matera, 2/3 dei quali non ufficiali perché basati su test eseguiti a domicilio”. 

L’uso delle mascherine al chiuso, il lavoro da casa, la limitazione delle dimensioni degli eventi che prevedono assembramenti, la ventilazione degli ambienti chiusi, intensificazione delle quarte dosi di vaccino anti-Covid e di un’ulteriore dose per alcune categorie a rischio sono alcune delle azioni indicate dal ministero della Salute, in caso di peggioramento della situazione epidemiologica, nella circolare del 29 dicembre “Interventi in atto per la gestione della circolazione del SarsCoV2 nella stagione invernale 2022-23”.

“Tra l’inizio di giugno e la metà di luglio del 2022, nell’UE/SEE i casi di Covid-19 sono triplicati, dopodiché il numero di casi è tornato a diminuire. Al termine della settimana 48 del 2022 (settimana conclusasi il 4 dicembre), nell’UE/SEE, il numero di casi di malattia da Covid-19 è aumentato del 4% rispetto alla settimana precedente, mentre il tasso di mortalità da Covid-19 ha continuato a diminuire e entrambi gli indicatori di occupazione in area medica e in terapia intensiva rimangono attualmente stabili.”

A incidere in questi giorni anche la presenza di altri virus respiratori (virus influenzali, parainfluenzali, virus respiratorio sinciziale, ecc.) che contribuiscono a peggiorare la situazione: “Sebbene l’evoluzione della pandemia sia allo stato attuale imprevedibile, –  sottolinea nella Circolare il ministro della Salute Orazio Schillaci – il nostro Paese deve prepararsi ad affrontare un inverno in cui si potrebbe osservare un aumentato impatto assistenziale attribuibile a diverse malattie respiratorie acute, prima fra tutte l’influenza, e alla possibile circolazione di nuove varianti di SarsCoV2, determinato anche dai comportamenti individuali e dallo stato immunitario della popolazione”.

Nel documento, infine, ci sono spunti per “predisporre a livello regionale un rapido adattamento di azioni e servizi nel caso di aumentata richiesta assistenziale” ma mancano indicazioni operative né sono fornite risorse finanziarie aggiuntive.

Rossella Montemurro

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