venerdì, 17 Maggio 2024

S’intitola “Sottomultipli del tempo” l’ultima racconta di racconti di Costantino Dilillo edita per i tipi di Edigrafema, collana Lucincittà. L’autore propone personaggi impalpabili, ritratti nelle loro solitudini assolute, eppure umani-troppo-umani, a volte immobili, colti nella folgorazione di un fotogramma, oppure pedinati nelle contorte vie delle relazioni, o inseguiti nella battaglia dell’esistenza sul cui senso – se mai uno ve ne sia – si è cessato del tutto di interrogarsi, almeno in queste pagine.

Possono i personaggi essere mai persone? E possono mai avere corpo e vita propria? A queste domande Dilillo risponde attraverso la scrittura, ricca come sempre di citazioni, amarezza, ironia.

Costantino Dilillo (Irsina, 1956), vive a Matera dal 1967 e ha lavorato in banca per 40 anni. Noto anche come (w/cody)* per vignette e articoli satirici e di costume, scrive tutto quello che esce da una tastiera: poesie, racconti, romanzi, testi per il teatro, recensioni.

Diverse le sue pubblicazioni. I racconti: Presto (Il Salice editore, 1990 – “Premio Calabria ’79 Riviera del sole”); Città Calva (Palomar edizioni, 1997); Nuove leggende lucane (BMGEdizioni,1999); 180 – I garanti (Nobile editore, 2002); Pistacchi & frottole (BMG, 2005); altri tradotti in greco sono stati pubblicati ad Atene nel 2021; Oppure (Edigrafema, 2020). Le raccolte di poesie: Tele di ragno (Edizioni Gabrielli, 1978); Anime fossili (Antezza Editori, 2017); Greggi di ginestre (Edizioni Il Faggio, 2019 – “Menzione speciale della giuria al Premio EquiLibri – Assoc. Piazza Navona 2019”). I saggi: Irsina. Credenze, usanze tradizioni (Giannatelli edizioni, 2014); Malafemmena. Il femminicidio nella canzone italiana (Edigrafema, 2021). I romanzi: Un greto di ciottoli (BMG, 2009); I misteri delle cento caverne (Giannatelli edizioni, 2022). La drammaturgia teatrale: A-Hum specchio d’amore (2006); I predatori delle tre porte (2015); Piccianello crocevie (2016). 

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