mercoledì, 18 Settembre 2024

Riparte il progetto della Polizia di Stato “Train… to be cool”

Quest’anno ricorre il decennale del progetto di educazione alla legalità “Train…to be cool”, che porta la Polizia nelle scuole per promuovere la sicurezza in ambito ferroviario. L’iniziativa, nell’anno scolastico 2023/2024, ha consentito di incontrare oltre 6.000...

Non ci sono toni sopra le righe in Che stupida. La mia verità (Mondadori), il libro nel quale l’ex modella, showgirl e conduttrice televisiva Ilary Blasi rivela i retroscena della fine di uno dei matrimoni da sogno. Invidiatissima, la coppia Totti-Blasi era nata da una favola che, pur ricalcando un clichè (il calciatore e la letterina), era riuscita ad andare oltre: per vent’anni solida e affiatata, indifferente ai pettegolezzi, in grado di affrontare con stile i gossip su presunte crisi e di vivere una “normalità” da sogno. Tre figli, una casa faraonica, weekend indimenticabili e vacanze mozzafiato. Una quotidianità dorata nella quale un posto di rilievo lo hanno avuto anche i familiari e gli amici, coinvolti in un ménage  sui generis per noi comuni mortali.

Lui, l’ottavo re di Roma; lei, lanciatissima e con una carriera televisiva sfavillante, iniziata dal basso e proseguita conducendo le trasmissioni più seguite delle reti Mediaset.

I musi lunghi del marito, immotivati, e le richieste inaccettabili – smettere di lavorare, cancellare il profilo Instagram… – sono un campanello d’allarme che Ilary prova a contrastare con tantissima pazienza e discussioni nel cuore della notte, affinché i figli non fossero coinvolti, che puntualmente terminano con un nulla di fatto. Francesco ce l’ha con lei, è evidente, eppure il suo disappunto lo esterna senza parole fin quando non viene fuori la sua gelosia – anche questa immotivata. Segue poi la foto rilanciata praticamente ovunque di una sua presunta amante, uno scatto allo stadio nel quale lei è qualche fila dietro di lui. Ilary chiede spiegazioni, sempre con molta delicatezza, lui la rassicura tanto far sì che in una lunga intervista rilasciata a Silvia Toffanin a Verissimo, lo difenda a spada tratta, sottolineando la solidità della propria unione.

Il resto è noto ma leggerlo, ancora una volta, dalle parole di Ilary assume tutto un altro significato. Sicuramente più vero, autentico, schietto. Il ritratto del campione, a parte quello che viene delineato prima della crisi – nel volume passato e presente si alternano e, ovviamente stridono: l’innamoramento folle e poi la freddezza, i silenzi, i dubbi, le bugie, fino alla scoperta del tradimento di Totti e la separazione –, non è quello di un uomo affidabile.

“Sono stati dodici mesi orribili, ma anche intensi, in cui ho scoperto me stessa, le mie risorse. Sono sopravvissuta ma non solo: sono ancora in piedi.”

Tanta dignità e una forza incrollabile, quelle di Ilary, che con questo libro la fanno diventare un esempio per tutte noi: Che stupida è la storia di dolore e rinascita, straordinaria eppure comune, di una donna che ha perso l’amore ma è riuscita a proteggersi evitando di sminuirsi. A testa alta.

Rossella Montemurro

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