giovedì, 25 Aprile 2024

“Lei era una che provava. Che tastava il terreno attorno, che spostava il limite. Non aveva alcun problema a procurarsi ciò che desiderava, era seduttiva. Se decideva che voleva qualcosa o qualcuno se lo prendeva, punto e basta”.

Giada Colonna, 28 anni, laureata in Storia dell’arte. Bellissima e spregiudicata, uccisa nel proprio appartamento di Roma. Sulle tracce dell’omicida, alla scoperta del movente c’è il commissario Davide Brandi, un poliziotto molto abile e molto ambizioso. Un uomo che davanti al cadavere di Giada, ancora splendida, non può non mostrare le proprie debolezze – ne è affascinato, la sogna, lei lo turba. Brandi è estremamente cerebrale sul lavoro tranne poi lasciarsi andare a pensieri proibiti con Giada.

La voce di Brandi è di Giancarlo De Cataldo che, insieme a Maurizio de Giovanni e a Cristina Cassar Scalia firma Tre passi per un delitto (Einaudi, Stile Libero Big): un giallo sui generis che si dipana attraverso le voci di Brandi, di Marco Valerio Guerra – l’amante della vittima, un uomo d’affari ricchissimo, potente, e odiato – e della moglie Anna Carla Santucci – ormai assuefatta ai numerosi tradimenti del marito.

Giada collezionava uomini, tutti con una “data di scadenza”: le sue relazioni duravano pochissimo ed era sempre lei a lasciare il partner di turno. Amava accompagnarsi a uomini potenti, a fare uso di sostanze e a entrare da protagonista nel mondo del jet set. Marco Valerio Guerra, pieno di soldi e senza scrupoli, è l’uomo ideale anche se è stato lui a rimanere colpito dalla bellezza di Giada, è stato lui a conquistarla dopo tentativi di corteggiamento andati a vuoto. Astuto e viscido, appartenente a una famiglia di nobili decaduti è riuscito comunque a trovare un posto di rilievo nella società grazie al matrimonio con Anna Carla, figlia di un noto imprenditore. Donna vecchio stampo, Anna Carla ha voluto negli anni salvare le apparenze e tutelare la coppia passando sopra alle scappatelle del marito. Hanno un figlio, Lorenzo, votato alle cause degli ultimi gira il mondo con i dreadlocks e, caratterialmente, sembra essere lontano anni luce dai suoi genitori.

Hanno tutti uno spessore psicologico non indifferente i protagonisti di Tre passi per un delitto e in loro si percepiscono i tratti distintivi degli autori (De Cataldo per Brandi, de Giovanni per Guerra e Cassar Scalia per la Santucci). Ben costruito e particolareggiato, è un giallo accattivante, che tiene il lettore sulla corda fino alle ultime pagine.

Cristina Cassar Scalia è originaria di Noto. Medico oftalmologo, vive e lavora a Catania. Sabbia nera (Einaudi 2018 e 2019), il suo primo romanzo con protagonista il vicequestore Vanina Guarrasi, ha conquistato lettori e critici, un successo confermato da La logica della lampara (2019 e 2020). Nel 2020, il terzo romanzo con protagonita Vanina Guarrasi, La salita dei Saponari. I diritti di questi libri sono stati venduti all’estero ed è in progetto la realizzazione di una serie tv.

Giancarlo De Cataldo è nato a Taranto e vive a Roma. Per Einaudi Stile libero ha pubblicato: Teneri assassini (2000); Romanzo criminale (2002 e 2013); Nero come il cuore (2006, il suo romanzo di esordio); Nelle mani giuste (2007); Onora il padre. Quarto comandamento (2008) ; Il padre e lo straniero (2010); con Mimmo Rafele, La forma della paura (2009);Trilogia criminale (2009); I Traditori (2010); con Andrea Camilleri e Carlo Lucarelli, Giudici (2011); Io sono il Libanese (2012 e 2013); con Massimo Carlotto e Gianrico Carofiglio, Cocaina (2013); Giochi criminali (2014, con Maurizio de Giovanni, Diego De Silva e Carlo Lucarelli); Nell’ombra e nella luce (2014); con Carlo Bonini, Suburra (ultima edizione, SL 2017) e La notte di Roma (2015); con Steve Della Casa e Giordano Saviotti, la graphic novel Acido fenico (2016); nel 2018 ha pubblicato L’agente del caos. Ha curato le antologie Crimini (2005) e Crimini italiani (2008). Nel 2019 sono usciti Alba nera (Rizzoli) e Quasi per caso (Mondadori). Insieme a Graziano Diana ha diretto il documentario Il combattente. Come si diventa Pertini, tratto dal suo libro omonimo (Rizzoli 2014). Nel 2020, ha uNel 2019 sono usciti Alba nera (Rizzoli) e Quasi per caso (Mondadori). Insieme a Graziano Diana ha diretto il documentario Il combattente. Come si diventa Pertini, tratto dal suo libro omonimo (Rizzoli 2014). Nel 2020 ha pubblicato per Einaudi Io sono il castigo. Un caso per Manrico Spinori.

Maurizio de Giovanni (Napoli, 1958) ha raggiunto la fama con i romanzi che hanno come protagonista il commissario Ricciardi, attivo nella Napoli degli anni Trenta. Su questo personaggio si incentrano Il senso del doloreLa condanna del sangueIl posto di ognunoIl giorno dei mortiPer mano miaVipera (Premio Viareggio, Premio Camaiore), In fondo al tuo cuoreAnime di vetroSerenata senza nomeRondini d’invernoIl purgatorio dell’angelo e Il pianto dell’alba (tutti pubblicati da Einaudi Stile Libero). Dopo Il metodo del Coccodrillo (Mondadori 2012; Einaudi Stile Libero 2016; Premio Scerbanenco), con I Bastardi di Pizzofalcone (2013) ha dato inizio a un nuovo ciclo contemporaneo (sempre pubblicato da Einaudi Stile Libero e diventato una serie Tv per Rai 1), continuato con BuioGeloCuccioliPaneSouvenirVuoto e Nozze, che segue le vicende di una squadra investigativa partenopea. Ha partecipato, con Giancarlo De Cataldo, Diego De Silva e Carlo Lucarelli, all’antologia Giochi criminali (2014). Per Rizzoli sono usciti Il resto della settimana (2015), I Guardiani (2017), Sara al tramonto (2018), Le parole di Sara (2019) e Una lettera per Sara (2020); per Sellerio, Dodici rose a Settembre (2019). I libri di Maurizio de Giovanni sono tradotti in tutto il mondo. Molto legato alla squadra di calcio della sua città, di cui è visceralmente tifoso, de Giovanni è anche autore di opere teatrali.

Rossella Montemurro

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