venerdì, 29 Marzo 2024


L’Egitto è il protagonista dell’Ultima Luce di Corinna Rossi, in libreria per la collana ArcheoRacconti di Edizioni Espera a fine novembre. Un romanzo che ha i tratti del diario di accampamento, fatto di suggestioni visive che si confondono e diventano narrazione. Scene di vita quotidiana che restituiscono in modo vivido le atmosfere del deserto con le sue tinte forti, vicende che si susseguono e improvvisamente mutano come le pieghe della sabbia sotto le sferzate del Ghibli.

LA TRAMA

Egitto, Deserto Occidentale, inizio del IV secolo AD. Su ordine dell’Imperatore, viene ultimata la costruzione di una catena di insediamenti fortificati intorno alla Grande Oasi, lungo il limite meridionale dell’Impero Romano. Nel più grande, una laboriosa comunità e un manipolo di soldati scelti hanno il compito di garantire il controllo delle vie carovaniere e di sorvegliare il fronte sud, oltre cui finisce il mondo conosciuto. Per cento anni gli abitanti dell’Insediamento seguono fedelmente gli ordini originali dell’Imperatore, fino a quando un evento inatteso sgretola le loro certezze e li costringe, lentamente, a trasferirsi altrove. Quando l’ultimo manipolo di soldati capisce che è ora di abbandonare l’Insediamento, accende un’ultima luce sulla torre del Castello, e si prepara a partire. Quando l’ultima luce viene spenta si chiude un ciclo – e se ne apre un altro.

L’AUTRICE

Corinna Rossi (Napoli 1968), è Professore Associato di Egittologia al Politecnico di Milano. Dopo la laurea in Architettura a Napoli, si è specializzata in Egittologia a Cambridge (UK). Autrice di numerose pubblicazioni su architettura e matematica nell’antico Egitto, nel 1998 ha iniziato ad esplorare l’Oasi di Kharga, nel Deserto Occidentale Egiziano. Dal 2012 è la Direttrice della Missione Italiana a Umm al-Dabadib. Il progetto, sostenuto da National Geographic, è stato premiato da un European Research Council Grant.
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