venerdì, 26 Aprile 2024


Immaginate cosa potrebbe accadere se, chattando su WhatsApp invece di “sta scrivendo…” apparisse sullo schermo del nostro smartphone la didascalia “sta mentendo…”.
Tipo: “Ciao amore, sto andando a letto”. Invece no, “sta mentendo…”
E’ quello che accade a Riccardo dopo aver scaricato, per sfinimento – qualsiasi tentativo per evitarne il download è stato inutile – un’applicazione dal curioso nome di WhatsTrue: dallo sfondo verde di WhatsApp al rosso di WhatsTrue, dall’entusiasmo ritrovato da Riccardo – la sua ex lo tradiva – dopo aver incontrato Anna ai dubbi atrici che deve improvvisamente fronteggiare. Sì, perché “Anna sta mentendo”…
Anna sta mentendo (Giunti) è il nuovo originale romanzo di Federico Baccomo, davvero bravo nel suscitare un senso di straniamento tanto nel protagonista quanto nel lettore per una situazione senza dubbio bizzarra. La tecnologia – e il suo essere ormai indispensabile – è in primo piano come lo sono le relazioni e i sentimenti “veri” mediati dalla realtà virtuale.
Inutile dire che Riccardo piomba in un incubo fatto di incertezze e paranoie –forse è uno scherzo, è una trovata pubblicitaria, è un’app che si basa solo su determinate parole. Sì, ma se fosse vera?
Se fosse vera, quei tre cuoricini inviati da Anna, che avevano mandato Riccardo in estasi non hanno più senso. Non solo, ogni parola pronunciata, ogni gesto di Anna, subito dopo l’installazione di WhatsTrue vengono letteralmente vivisezionati dal ragazzo.
Piccola, fondamentale, curiosità: Riccardo lavora alla Dedala, un’azienda di ricerca e sviluppo impegnata in un mucchio di settori – dall’alimentazione, alla farmaceutica alle neuroscienze… Dopo le prime cento pagine la trama cambia verso, quelle che per il lettore erano certezze cominciano a traballare. Insomma, niente è come sembra.
Baccomo è stato geniale nel raccontare una storia che prima o poi, forse potrebbe riguardare tutti. E sarebbe davvero la fine, in una selva di supposizioni, timori, inganni reciproci. Perché è semplice trasformarsi da ingannati a impostori.
Federico Baccomo è nato a Milano nel 1978. Ex avvocato, ha lasciato la professione per dedicarsi alla scrittura. È autore dei romanzi Studio illegale (2009), La gente che sta bene (2011) e Peep Show (2014), pubblicati da Marsilio. Dai primi due sono stati tratti gli omonimi film.
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