giovedì, 24 Ottobre 2024

Crisi idrica, il presidente Bardi nominato commissario

Il presidente della giunta regionale della Basilicata, Vito Bardi, è stato nominato Commissario straordinario per la gestione della crisi idrica e del piano degli interventi. La nomina governativa è giunta oggi pomeriggio dopo la deliberazione, da parte del Consiglio...

La trasformazione che vive Milano negli anni Ottanta, quel passaggio che la porta dal grigiore delle fabbriche allo scintillio delle passerelle e di quanto accade nel mondo dell’editoria: perchè sotto la superficie del capoluogo lombardo, come nel film Metropolis, c’è un popolo che vive nelle sue viscere, un’energia barbarica, selvaggia, pronta a ribellarsi per riconquistare la città.

Desideri deviati. Amore e ragione (Rizzoli), il nuovo romanzo di Edoardo Albinati, segue l’ideale trilogia Amore e ragione iniziata con Cuori fanatici. In Desideri deviati ritroviamoNico Quell, l’inquieto “ragazzo senza qualità” affiancato da  personaggi che rimangono inevitabilmente impressi – per tic, manie, vizi (molti) e virtù (poche): l’editore Minaudo e il deforme Coboldo, la modella Sheila B., gli architetti Igor e Vera Macchi, Irene (sorella persa e ritrovata), il maestro Chirone… Tutti con desideri, forse un po’ troppo indefiniti, tutti assillati dal cercare di capire cos’è che vogliono davvero e intanto si buttano nella frenesia del lavoro, smaniosi per qualcosa ma condannati a ottenere o perdere qualcuno. Amore, cultura, successo, giustizia politica sono i concetti che animano questa fauna umana divertente e spaventosa al tempo stesso.

Albinati ha calcato la mano sui personaggi che popolano Desideri deviati. Ha descritto in maniera lucida e feroce ciò che accade nelle stanze di una casa editrice – il dubbio gusto nell’abbigliamento dell’editore Minaudo si riversa anche nelle scelte editoriali dettate da Coboldo, il direttore editoriale che ha giudizi inflessibili. E se Coboldo è fisicamente svantaggiato – il suo corpo non conosce canoni estetici – la bellezza di Sheila B. è così prepotente da insinuare il dubbio che possa non essere “reale” mentre la doppiezza e l’ambiguità degli architetti Igor e Vera Macchi quella sì, è autentica – ognuno ingaggiato in duelli intellettuali o amorosi, fatui o violenti, dove ci si gioca il senso della vita.

I “desideri deviati” (un titolo polisemico) non sono desideri perversi ma desideri che deviano dall’obiettivo originale. Eppure il desiderio non si compie mai, è per sua natura deviante.

Tra amore e ragione, in Desideri deviati c’è l’intensità delle trame di Albinati e il suo stile raffinato e mai banale.

L’autore è nato a Roma nel 1956. Lavora da venticinque anni come insegnante nel carcere di Rebibbia. Tra i suoi libri Maggio selvaggio, Orti di guerra, 19, Tuttalpiù muoio (scritto con Filippo Timi), Vita e morte di un ingegnere, Un adulterio, Cuori fanatici. Nel 2016 ha vinto il Premio Strega con La scuola cattolica.

Rossella Montemurro

Pubblicità

Pubblicità
Copy link
Powered by Social Snap