martedì, 7 Maggio 2024

Una raccolta di ricordi, di flashback e di memorie “nata dalla voglia di descrivere situazioni dolorose e difficili che fanno parte di un percorso lavorativo in una scuola di frontiera, ma è soprattutto un ringraziamento puro e sincero a tutte quelle persone che in passato hanno dato un grande imprinting al nostro cammino, insegnandoci i valori più intrinseci del nostro saper vivere. Oggi alcune di queste persone non sono più presenti, ma il cuore non dimentica mai… anche se la vita divide!”

Così gli autori Adele Staffieri e Vito Coviello spiegano il senso  della raccolta, Amici da sempre, amici per sempre, un volume che può essere scaricato gratuitamente dal sito www.gio2000.it.

Sono liriche che sembrano firmate da un unico poeta. Stessa sensibilità, stessa introspezione, stessa delicatezza: c’è indubbiamente un filo rosso che le accomuna, nonostante i versi che si susseguono siano quelli di Adele Staffieri e Vito Coviello.

Pillole di vita vissuta, ricordi di persone care purtroppo scomparse, riflessioni: emozioni sul filo dell’amicizia che arrivano al lettore come carezze. E in una società in cui tutto è urlato e ostentato, scoprire che invece ci sono persone, come gli Autori Staffieri e Coviello, che con le loro parole riescono con garbo a catturare e commuovere, è segno della forza incrollabile dei sentimenti.

Adele Maria Staffieri nasce a Matera nel maggio del 1966 è attualmente residente a Bari, è figlia di Vito Staffieri (storico tabaccaio di Piazza Vittorio Veneto in Matera) e di Nunzia Trotta. È un’educatrice, lavora nella scuola dell’infanzia e utilizza la poesia come elemento catartico e come strumento per intrappolare i propri ricordi. È autrice di alcuni saggi e poesie pubblicate in testi universitari, per gli studenti di Scienze della Formazione Primaria presso l’Università degli studi di Bari. Ricordiamo il saggio: Rapporto scuola-famiglia in “Disagi…teste in tempesta” di T. Marcotrigiano, Gagliano edizioni, Bari 2014; la poesia Ti chiamano diverso in “Letteratura per l’infanzia”, ibidem 2015; il saggio Ti dono la mia voce in “Riflessioni pedagogiche”, ibidem 2018; un racconto dedicato a Vito Staffieri, suo padre in: “Da quel balcone dei miei ricordi… Matera” di Vito Coviello.

Vito Antonio Ariadono Coviello è nato a Sarnelli, frazione di Avigliano, provincia di Potenza, il 4 novembre 1954 e dalla nascita vive e risiede a Matera, dove è felicemente sposato ed ha una figlia. Per un glaucoma cortisonico ventidue anni fa è diventato completamente cieco. Per lungo periodo ha dovuto somatizzare questa sua disgrazia ma poi, negli ultimi anni, ha cominciato a scrivere libri, romanzi e poesie e a condividere tutto questo con tutti con il solo desiderio di poter regalare una storia, un racconto agli altri. Vito Antonio Ariadono Coviello ha già pubblicato in primis “Sentieri dell’anima”, premiato nel concorso di Gaeta nel 2017, un secondo libro “Dialoghi con l’angelo”, poi “Donne nel buio”, “Sofia, raggio di sole”, “Il treno: racconti e poesie”, “I racconti del piccolo ospedale dei bimbi”, un libro di poesie intitolato “Poi…sia: un amore senza fine”, sottotitolato come “Quaderno di poesie di Vito Coviello”, “I dieci racconti per Sammy”, “Victor, Debbi ed il sogno”, “Da quel balcone dei miei ricordi: Matera”, “Paolo e Anneshca”, “La Madonna dei pastori” ,“Sentieri dell’anima: Fiori di cardo”, “Punti di vista di…versi” , “ Con gli occhi, con le mani, con il cuore”, la commedia “Roberto ed Andrea”, scritta contro tutte le discriminazioni.

Rossella Montemurro

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