giovedì, 18 Aprile 2024

Si è appena conclusa l’anteprima della settima edizione del progetto di rigenerazione sociale delle periferie mediante la narrazione Amabili Confini. L’incontro, introdotto dalla presidente dell’associazione Maria Rosaria Salvatore, si è tenuto nella sala convegni del Museo Nazionale “D. Ridola” di Matera e ha visto come protagonista lo scrittore Enrico Terrinoni, curatore della nuova traduzione dell’Ulisse di James Joyce per la Bompiani, pubblicata nel 2021 in edizione bilingue.

Enrico Terrinoni è professore ordinario di letteratura inglese all’Università per Stranieri di Perugia. Ha pubblicato diversi libri, articoli, saggi e recensioni, oltre a numerose traduzioni dall’inglese di contemporanei e dei grandi autori della letteratura come Oscar Wilde, George Orwell, Nathaniel Hawthorne, Edgar Lee Masters. Ha lavorato in particolare su James Joyce, traducendo l’Ulisse per Newton Compton, versione vincitrice del Premio Napoli per la Lingua e la Cultura Italiana -sezione traduzione- nel 2012 e i Finnegans Wake. Nel 2019 ha vinto il Premio Von Rezzori Città di Firenze “per la migliore traduzione di un’opera di narrativa straniera”.

Con tono divulgativo e descrizioni di grande efficacia, Enrico Terrinoni ha accompagnato il pubblico in un breve viaggio nel capolavoro di Joyce (di cui quest’anno ricorre il centenario della pubblicazione), uno dei romanzi più innovativi del ‘900, l’emblema del modernismo, che sin dai suoi esordi non ha avuto vita facile. Un libro considerato per molto tempo inaccessibile al vasto pubblico ma che, in realtà, è stato concepito con l’intento di emancipare i lettori, rappresentando uno strumento di liberazione culturale, morale e politica.

Un libro che si svolge in un’unica giornata, il 16 giugno 1904, in un’unica città, considerata da Joyce universale: Dublino. In una giornata in cui non succede quasi nulla ma dalla cui quotidianità si aprono dei mondi.

Ulisse di James Joyce, a cura di Enrico Terrinoni.

Per la prima volta l’Ulisse di James Joyce viene pubblicato in edizione bilingue: il testo originale (completo di varianti a stampa e manoscritte), la traduzione italiana, l’introduzione, i quattro saggi tematici (redatti da esperti di fama internazionale) e il rigoroso commento (più di 200 pagine in cui si spiegano allusioni e fonti) contribuiscono a rendere un unicum questo volume. Curata da un riconosciuto specialista, l’opera è dotata anche di un ricco corredo di apparati: gli schemi interpretativi redatti dallo stesso Joyce, le mappe della Dublino dei primi del Novecento in cui sono indicati i luoghi delle peregrinazioni in città, le corrispondenze omeriche e le biografie dei singoli personaggi si rivelano strumenti indispensabili per addentrarsi nel complesso labirinto del testo. Il libro, attraverso intricate architetture, descrive, nell’arco di quasi 24 ore (dalle 8 del mattino del 16 giugno 1904 alle prime ore del giorno seguente) i viaggi fisici e mentali di alcuni dublinesi, e in particolare dei coniugi Bloom (Leopold e Molly). I protagonisti vivono una giornata ordinaria che, nell’attenzione maniacale per il dettaglio, diviene rivelatrice. Li accompagna Stephen (giovane intellettuale, avatar e alias di Joyce stesso) che si perde tra pensieri oscuri, sonore ubriacature e vagabondaggi nel quartiere a luci rosse di Dublino. L’Ulisse segna l’inizio della letteratura contemporanea e un punto di non ritorno per la sperimentazione all’interno del genere romanzo. È un’opera nata, e in gran parte scritta, in Italia: la prima intuizione, concepita nel breve soggiorno romano tra il 1906 e il 1907, è stata ripresa e sviluppata a Trieste molti anni dopo, per trovare infine conclusione a Parigi. L’Ulisse, che nel febbraio del 2022 ha compiuto cent’anni, ha suscitato l’ammirazione di numerosi grandi scrittori, tra cui T. S. Eliot, Vladimir Nabokov, Jorge Louis Borges, Anthony Burgess e Umberto Eco.

Amabili Confini si svolgerà nei quartieri della città di Matera dal 19 maggio al 16 giugno e ospiterà gli scrittori Pierpaolo Vettori, Fabio Bacà, Domitilla Pirro, Nadeesha Uyangoda, Giorgia Tribuiani.Abbinati singolarmente alle cinque macroaree in cui la città di Matera è stata virtualmente suddivisa, gli scrittori dialogheranno con gli autori dei testi scelti per ciascuna area di provenienza. La seconda parte di ciascun incontro sarà riservata alla presentazione dell’opera dello scrittore ospite, in dialogo con un tandem di moderatori. La rassegna si concluderà venerdì 24 giugno con il fuori programma Amabili Confini Off, insieme a Marco Peano.

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