Secondo uno studio di Jason Murdock, gli esseri umani hanno più di seimila pensieri al giorno. Il 95% dei nostri pensieri è composto esattamente dagli stessi pensieri del giorno prima. Un buon 80% è composto in media da pensieri negativi: detto diversamente, il grande...
È coinvolta anche la provincia di Potenza insieme a quelle di Salerno, Napoli, Roma, Ravenna e diversi stati esteri, in particolare Panama, Romania e Malta, in una vasta operazione dei carabinieri di Salerno contro un’organizzazione criminale, vicina alla camorra, che gestisce il gioco d’azzardo.
I militari del Provinciale di Salerno, supportati da quelli dei reparti territorialmente competenti e dai collaterali organismi di polizia stranieri, hanno eseguito un provvedimento cautelare emesso dal GIP del locale Tribunale su richiesta della Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di 33 persone (sottoposte a custodia in carcere), indagate, a vario titolo, di “associazione per delinquere di tipo mafioso finalizzata alla commissione di una serie indeterminata di delitti in materia di giochi e scommesse illegali, intestazione fittizia di beni, riciclaggio, reimpiego di denaro provento di delitto in attività economiche, auto-riciclaggio”, con l’aggravante di aver commesso il fatto al fine di agevolare diverse organizzazione criminali contigue alla camorra e altre mafie.
Secondo gli inquirenti era stato messo in piedi un complesso sistema internazionale con l’obiettivo di riciclare il denaro sporco della camorra mediante l’autogestione di scommesse illegali e gioco d’azzardo, permettendo così ai clan di ottenere denaro “pulito”. L’attività era stata costruita su internet con domini privi delle autorizzazioni dei Monopoli di Stato italiani e posizionati su server gestiti in Campania ma presenti all’estero. Ingenti gli importi sottratti all’erario con stima intorno ai 500 milioni di euro.