martedì, 30 Aprile 2024

Approvati i progetti di videosorveglianza di 11 Comuni del Materano

Sono stati approvati nel corso della riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, tenutasi lo scorso 24 aprile e presieduta dal Prefetto di Matera, dott.ssa Cristina Favilli, undici progetti di videosorveglianza presentati dai Comuni di...

“Michele Dichio non è stato cercato… non si può lasciare una vita nel dimenticatoio”. Nuovo appello di don Giuseppe Antonio Lavecchia alla comunità di Bernalda e alle istituzioni. Preoccupa il fatto che la Procura di Matera abbia deciso di chiudere le indagini, archiviando il fascicolo.

Dai microfono di “Chi l’ha Visto?” don Giuseppe ricorda:  “Sono passati circa otto mesi da quando abbiamo lanciato questo messaggio riguardo Michele DIchio e di questa vita ancora non si sa nulla. Non è stato cercato, tutte le indagini non hanno portato a nessuna novità. Non possiamo permetterci di lasciare nel dimenticatoio una vita. A livello comunitario parliamo, ci chiediamo dove è finito Michele però non possiamo permetterci di abbandonare questa vita. Bernalda ha una storia dove (mi dicono quelli che sono più grandi di me) altre due persone sono scomparse e non sono mai state ritrovate e non vorremmo che si aggiungesse Michele. Noi come comunità sia cristiana ma anche civile abbiamo il dovere di continuare a cercare Michele e anche se fosse successa una tragedia la famiglia penso che abbia il diritto di sapere, di sapere almeno che fine abbia fatto. Nel momento in cui Michele non c’è più tra noi, si recuperi il corpo affinchè la famiglia possa andare a portare un fiore. Sembra una cosa assurda ma dobbiamo entrare in questo senso civico, di appartenenza alla comunità. Faccio appello alle istituzione perché possano aiutare la comunità a trovare questa persone.”

L’uomo è stato visto l’ultima volta su una panchina nel centro di Bernalda la sera del 2 febbraio. Sta attraversando un momento di fragilità e potrebbe avere bisogno di aiuto. Non si sa se abbia con sé i documenti e il cellulare. Potrebbe aver fatto l’autostop per spostarsi.

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