martedì, 30 Aprile 2024

Approvati i progetti di videosorveglianza di 11 Comuni del Materano

Sono stati approvati nel corso della riunione del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, tenutasi lo scorso 24 aprile e presieduta dal Prefetto di Matera, dott.ssa Cristina Favilli, undici progetti di videosorveglianza presentati dai Comuni di...

A
Matera, la Polizia di Stato ha notificato a un 40enne materano il divieto di
avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla sua ex compagna, disposto con ordinanza
dal Gip del Tribunale di Matera.

Il
provvedimento del Gip è scaturito dopo la denuncia-querela sporta dalla donna,
a cui hanno fatto seguito accurate indagini da parte degli operatori della
Polizia di Stato della Sezione di Polizia Giudiziaria presso la Procura della
Repubblica di Matera.

L’uomo
non aveva mai accettato la fine della relazione durata cinque anni e da cui la
coppia aveva avuto anche un bambino.

Mosso
probabilmente dalla gelosia nei confronti dell’ex, l’indagato aveva assunto una
condotta molesta con una serie ininterrotta di aggressioni verbali e fisiche,
pedinamenti, invio di messaggi minacciosi sul telefono della vittima e ripetuti
appostamenti presso l’abitazione della vittima o l’attività commerciale dove la
donna lavora.

Con
insistenti telefonate a tutte le ore del giorno e della notte – fino a 78
chiamate nelle 24 ore – l’uomo continuava a chiederle conto delle sue azioni,
profferendo in aggiunta frasi offensive e minatorie.

A fine
aprile scorso, la raggiungeva per strada e la colpiva violentemente sulla mano
con cui teneva chiavi e cellulare facendoli cadere per terra. Nel tentativo di
sottrarsi all’aggressione, la donna riusciva a entrare nella sua macchina
parcheggiata nei pressi, ma l’ex si introduceva nel veicolo sul sedile
posteriore, riuscendo a togliere le chiavi dal quadro di accensione e ad
azionare il freno a mano al fine di impedirle di andare via; in più si
impossessava dei suoi telefoni.

Per
impedirle poi di uscire dal veicolo e chiedere aiuto, la afferrava per il
braccio strattonandola, ma la donna riusciva a divincolarsi, usciva dalla
macchina e cercava di scappare, ma veniva nuovamente bloccata. Solo la presenza
di passanti che si erano fermati per vedere cosa stesse accadendo, lo induceva
a desistere.

Questo
episodio e altre condotte persecutorie tenute dall’uomo le procuravano un
perdurante e grave stato d’ansia e di paura per la propria incolumità, tanto da
costringerla a modificare le proprie abitudini di vita, limitando le proprie
uscite di casa ed evitando di rimanere sola persino al lavoro.

Il Gip
del Tribunale di Matera, recepita la richiesta del Pubblico Ministero, ha
pertanto adottato la misura cautelare sopra accennata, in considerazione della
particolare perseveranza e insistenza con la quale l’uomo ha ripetuto le condotte
moleste e persecutorie nei confronti della donna negli ultimi mesi.

L’uomo
dovrà ora mantenere la distanza di almeno 200 metri dall’abitazione della
persona offesa, dal suo luogo di lavoro e comunque ovunque si trovi,
astenendosi altresì di comunicare con la stessa per telefono o qualsiasi altro
mezzo.
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