martedì, 21 Maggio 2024

21 milioni per le PMI, pubblicato sul BUR l’avviso pubblico

Sviluppare e rafforzare le capacità di ricerca e di innovazione e l'introduzione di tecnologie avanzate; rafforzare la crescita sostenibile e la competitività delle PMI e la creazione di posti di lavoro nelle PMI, anche grazie agli investimenti produttivi; sviluppare...

Il 23, Giornata nazionale della legalità, l’Amministrazione di Matera comunale commemorerà il 32esimo anniversario della strage di Capaci con la cerimonia di piantumazione di due alberelli nel “Giardino della memoria”

Giovedì 23 maggio, Giornata nazionale della legalità, alle ore 12 l’Amministrazione comunale di Matera commemorerà il 32esimo anniversario della strage di Capaci, con una cerimonia simbolica nel “Giardino della memoria”, curato dal Terzo Circolo didattico scuola...

Studio Formafantasma (Laterza)

Quinto e ultimo appuntamento per I-DEA, un progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 sul tema dell’archivio. Si inaugura il 29 Abitare gli archivi: Vita, movimento, raccolto l’ultima tappa con la mostra a cura di Pelin Tan & Liam Gillick. Gli archivi scelti nell’ambito della ricerca condotta dalla curatrice e dall’artista, entrambi di fama internazionale, sono stati inquadrati all’interno di un approccio critico nei confronti del modernismo e in linea con la storia del territorio dagli anni ’50 ad oggi. Si parlerà ad esempio dei quartieri Spine Bianche e La Martella, il primo progettato da Carlo Aymonino, il secondo da Ludovico Quaroni su richiesta di Adriano Olivetti nell’ambito del grande intervento urbanistico utopico condotto negli anni ’50 dall’imprenditore, che teneva insieme architettura, impresa e attenzione per la comunità. Si intrecceranno vicende parallele che comprendono quindi lo sviluppo dell’architettura, delle abitazioni e degli insediamenti dagli anni ’50 in poi a Matera e nel territorio Lucano, il movimento di persone dai Sassi alle nuove architetture, dai villaggi ai borghi rurali, fino alle sottoculture dagli anni ’60 agli anni ’80 nei Sassi e ai migranti oggi.

Nel frattempo, a Cava Paradiso, è in corso la mostra Il Paese della Cuccagna, a cura degli artisti James Bridle e Navine G. Khan Dossos, fino al 17 novembre.

L’allestimento della mostra è a cura di Elisa Giuliano, Martha Schwindling e Antonio Elettrico per Open Design School.

I-Dea e Open Design School e sono i due progetti pilastro di Matera Capitale Europea della cultura 2019 a cura di Joseph Grima, sotto la supervisione di Rossella Tarantino, Manager Sviluppo e relazioni della Fondazione, e con il project management di Rita Orlando.

I-DEA, a cura di Joseph Grima e Chiara Siravo, curatrice associata, esplora gli archivi e le collezioni della Basilicata da un punto di vista artistico. Artisti e designer, la cui pratica trova i fondamenti nella ricerca, sono stati invitati a curare mostre consecutive utilizzando gli archivi come punto di partenza. Lavorando con una serie di materiali e documenti apparentemente sconnessi tra loro, gli artisti sono invitati ad immergersi negli archivi trasmettendo la loro interpretazione sotto forma di una mostra temporanea. Open Design School ha disegnato un sistema di allestimenti aperto, modulare e movibile che possa portare umiltà, dubbio, curiosità e uno spirito anti-didattico nella curatela di collezioni e materiali d’archivio. Oltre alle esposizioni permanenti, sono previsti workshop, performance, talk e altri momenti di approfondimento. Il primo a appuntamento è stato a cura del fotografo Mario Cresci, con la mostra Le Due Culture. Artefatti e Archivi (22 marzo – 7 giugno 2019), il secondo con Visione Unica: Cultures of Environmental Manipulation a cura dei duo di designer Studio formafantasma (8 giugno – 11 settembre 2019). Il terzo è stato Thauma, Atlante del Gesto a cura di Virgilio Sieni (12 settembre – 7 ottobre).

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