giovedì, 18 Aprile 2024


Ieri mattina il gestore del Lido La Spiaggetta di
Marina di Pisticci (Matera), Nicola Dal Monte, ha contattato gli operatori
dell’Oasi WWF di Policoro: un bagnante aveva assistito alla deposizione di una
tartaruga marina e sull’arenile erano evidenti le tracce lasciate dal rettile
marino. Giunti sul posto, biologi e volontari dell’Oasi WWF (focal point del
Progetto tartarughe marine dell’associazione) hanno dapprima recintato e messo
in sicurezza l’area, e poi provveduto a esaminare il sito dove l’animale aveva
presumibilmente deposto. Ed è arrivata la conferma: nella “fiasca di
deposizione” sono state trovate circa 80-100 uova. Il nido è in sicurezza,
sia come distanza dalla riva (al riparo da eventuali mareggiate) che come
profondità: le prime uova sono a circa 27 centimetri dalla superficie. La
schiusa avverrà tra circa 50-60 giorni dalla deposizione. La “staffetta”
vincente è stata possibile grazie alla campagna di sensibilizzazione e
informazione WWF sulle tartarughe marine che ha coinvolto gli stabilimenti
balneari, divenuti “sentinelle delle spiagge”. Sarà il Comune di Pisticci a
fornire una recinzione che permetterà ai volontari WWF di proteggere il nido e
di svolgere l’attività di sensibilizzazione.

“La deposizione di Pisticci è una bellissima
notizia che si aggiunge a quelle arrivate dalla Sicilia dove le tartarughe
marine hanno inaugurato la stagione delle deposizioni” dichiara la presidente WWF
Donatella Bianchi che aggiunge: “Ora i volontari del WWF monitoreranno e
sprveglieranno il nido fino alla sua schiusa, spiegando ai tanti turisti che
chiedono informazioni le fasi riproduttive della tartaruga e quanto è
importante aiutare questi animali minacciati. Un’azione fondamentale per
difendere questi straordinari rettili marini è lo stop alla plastica usa e
getta: secondo gli esperti, infatti, nel Mediterraneo una tartaruga marina su
due ha ingerito plastica”.

Progetto tartarughe marine WWF

Il monitoraggio messo in campo dal WWF questa estate
coprirà i lidi di 7 regioni: Sicilia, Calabria, Basilicata, Puglia, Toscana,
Veneto e Friuli con centinaia di attivisti. L’attività prevede anche la
sorveglianza di eventuali tracce persino con i droni, grazie al  progetto
Euroturtles – di cui il WWF Italia è partner – in Sicilia, Basilicata e Puglia.
Lo scorso anno 152 volontari WWF hanno percorso a piedi tra i 1.500 e i 2.000
km di spiagge, in circa 1.700 km di monitoraggio, hanno trascorso sui nidi complessivamente
più di 1.000 ore in attesa delle schiuse, e hanno accompagnato verso il mare
circa 364 piccoli di tartaruga Caretta caretta.

 

 
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