giovedì, 25 Aprile 2024

Sono stati i bambini i
veri protagonisti della giornata materana che ha concluso i concerti e le
iniziative promosse dalla Camerata delle Arti e ispirate al libro di Katia
Ricciarelli e Marco Carrozzo “Vi canto una storia”.

Dopo gli incontri con le
scolaresche del Metapontino, che si sono svolti il 18 e 19 aprile a Policoro,
la celebre soprano ha dedicato la giornata finale, venerdì 20 aprile, ai
bambini materani.

La matinée ha riunito
tutte le scolaresche all’Auditorium di Matera e le ha coinvolte in un percorso
multidisciplinare che era stato avviato dagli insegnanti e che ha visto il
risultato finale proprio negli incontri che si sono tenuti venerdì.

Il racconto di opere del
melodramma come “Elisir d’amore”, “Cenerentola” e “Il barbiere di Siviglia” si
è sviluppato anche nello spettacolo serale, attraverso la descrizione di
vicende, personaggi e aneddoti celati dietro la realizzazione di questi
capolavori, affidata a Marco Carrozzo e alle “incursioni” di Katia Ricciarelli
seduta in platea che ha raccontato con l’ironia che la contraddistingue anche
alcuni episodi della sua vita artistica e personale. “Anche se il mio esordio
ufficiale risale al 1969, ho cominciato a cantare quando avevo 8 anni e la
prima esibizione è stata in un carcere – ha detto prima di ricordare alcune
delle tappe più significative della sua carriera che l’anno prossimo arriverà
al 50mo anniversario.

I solisti dell’Opera
Studio 2.0 della Camerata (i soprano Ilaria Cuscianna e Enrica Musto, i tenori
Nicola Malagnini e Mario Luciano Grieco, il baritono Eldar Akhmedov e il basso
Gianluca Convertino) accompagnati dall’Ensemble di Puglia e Basilicata hanno
interpretato le arie più celebri con un cast di straordinario effetto: i
bambini degli Istituti comprensivi Pascoli e Marconi che sono diventati attori
e cantanti per un giorno. Il progetto, che nasce dall’idea di Katia Ricciarelli
e Marco Carrozzo di promuovere il melodramma fra le giovani generazioni, è stato
accolto dalla Camerata delle Arti e dal suo direttore artistico che hanno
inoltre chiesto alle scuole di coinvolgere i loro alunni anche nella
realizzazione di disegni ispirati ai personaggi delle opere. Ne è nato così uno
spettacolo multidisciplinare in cui il racconto, la musica e il disegno si sono
uniti, dando vita ad una esperienza del tutto particolare, soprattutto per i
piccoli protagonisti. “Questo libro – aveva spiegato Katia Ricciarelli nella
conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa – è nato quando una bambina
mi ha chiesto di raccontarle una favola e io ho subito pensato alle storie
delle opere del melodramma italiano e ho cominciato a descrivere quelle vicende
e in particolare quelle a lieto fine. L’entusiasmo di quella bambina mi ha
fatto capire che per i più piccoli sarebbe stato un incontro che non avrebbero
mai dimenticato e così è stato. Infatti finora con “Vi canto una storia”,
abbiamo già incontrato 20 mila bambini”.
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