"La gentilezza salverà il mondo". Viene in mente il titolo del libro di Albert Altenahr per raccontare il bel gesto di un maresciallo della Guardia di Finanza che ha svolto servizio ai seggi elettorali nella scuola primaria dell'Istituto Comprensivo n. 2 di corso...
Sono stati i bambini i
veri protagonisti della giornata materana che ha concluso i concerti e le
iniziative promosse dalla Camerata delle Arti e ispirate al libro di Katia
Ricciarelli e Marco Carrozzo “Vi canto una storia”.
veri protagonisti della giornata materana che ha concluso i concerti e le
iniziative promosse dalla Camerata delle Arti e ispirate al libro di Katia
Ricciarelli e Marco Carrozzo “Vi canto una storia”.
Dopo gli incontri con le
scolaresche del Metapontino, che si sono svolti il 18 e 19 aprile a Policoro,
la celebre soprano ha dedicato la giornata finale, venerdì 20 aprile, ai
bambini materani.
scolaresche del Metapontino, che si sono svolti il 18 e 19 aprile a Policoro,
la celebre soprano ha dedicato la giornata finale, venerdì 20 aprile, ai
bambini materani.
La matinée ha riunito
tutte le scolaresche all’Auditorium di Matera e le ha coinvolte in un percorso
multidisciplinare che era stato avviato dagli insegnanti e che ha visto il
risultato finale proprio negli incontri che si sono tenuti venerdì.
tutte le scolaresche all’Auditorium di Matera e le ha coinvolte in un percorso
multidisciplinare che era stato avviato dagli insegnanti e che ha visto il
risultato finale proprio negli incontri che si sono tenuti venerdì.
Il racconto di opere del
melodramma come “Elisir d’amore”, “Cenerentola” e “Il barbiere di Siviglia” si
è sviluppato anche nello spettacolo serale, attraverso la descrizione di
vicende, personaggi e aneddoti celati dietro la realizzazione di questi
capolavori, affidata a Marco Carrozzo e alle “incursioni” di Katia Ricciarelli
seduta in platea che ha raccontato con l’ironia che la contraddistingue anche
alcuni episodi della sua vita artistica e personale. “Anche se il mio esordio
ufficiale risale al 1969, ho cominciato a cantare quando avevo 8 anni e la
prima esibizione è stata in un carcere – ha detto prima di ricordare alcune
delle tappe più significative della sua carriera che l’anno prossimo arriverà
al 50mo anniversario.
melodramma come “Elisir d’amore”, “Cenerentola” e “Il barbiere di Siviglia” si
è sviluppato anche nello spettacolo serale, attraverso la descrizione di
vicende, personaggi e aneddoti celati dietro la realizzazione di questi
capolavori, affidata a Marco Carrozzo e alle “incursioni” di Katia Ricciarelli
seduta in platea che ha raccontato con l’ironia che la contraddistingue anche
alcuni episodi della sua vita artistica e personale. “Anche se il mio esordio
ufficiale risale al 1969, ho cominciato a cantare quando avevo 8 anni e la
prima esibizione è stata in un carcere – ha detto prima di ricordare alcune
delle tappe più significative della sua carriera che l’anno prossimo arriverà
al 50mo anniversario.
I solisti dell’Opera
Studio 2.0 della Camerata (i soprano Ilaria Cuscianna e Enrica Musto, i tenori
Nicola Malagnini e Mario Luciano Grieco, il baritono Eldar Akhmedov e il basso
Gianluca Convertino) accompagnati dall’Ensemble di Puglia e Basilicata hanno
interpretato le arie più celebri con un cast di straordinario effetto: i
bambini degli Istituti comprensivi Pascoli e Marconi che sono diventati attori
e cantanti per un giorno. Il progetto, che nasce dall’idea di Katia Ricciarelli
e Marco Carrozzo di promuovere il melodramma fra le giovani generazioni, è stato
accolto dalla Camerata delle Arti e dal suo direttore artistico che hanno
inoltre chiesto alle scuole di coinvolgere i loro alunni anche nella
realizzazione di disegni ispirati ai personaggi delle opere. Ne è nato così uno
spettacolo multidisciplinare in cui il racconto, la musica e il disegno si sono
uniti, dando vita ad una esperienza del tutto particolare, soprattutto per i
piccoli protagonisti. “Questo libro – aveva spiegato Katia Ricciarelli nella
conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa – è nato quando una bambina
mi ha chiesto di raccontarle una favola e io ho subito pensato alle storie
delle opere del melodramma italiano e ho cominciato a descrivere quelle vicende
e in particolare quelle a lieto fine. L’entusiasmo di quella bambina mi ha
fatto capire che per i più piccoli sarebbe stato un incontro che non avrebbero
mai dimenticato e così è stato. Infatti finora con “Vi canto una storia”,
abbiamo già incontrato 20 mila bambini”.
Studio 2.0 della Camerata (i soprano Ilaria Cuscianna e Enrica Musto, i tenori
Nicola Malagnini e Mario Luciano Grieco, il baritono Eldar Akhmedov e il basso
Gianluca Convertino) accompagnati dall’Ensemble di Puglia e Basilicata hanno
interpretato le arie più celebri con un cast di straordinario effetto: i
bambini degli Istituti comprensivi Pascoli e Marconi che sono diventati attori
e cantanti per un giorno. Il progetto, che nasce dall’idea di Katia Ricciarelli
e Marco Carrozzo di promuovere il melodramma fra le giovani generazioni, è stato
accolto dalla Camerata delle Arti e dal suo direttore artistico che hanno
inoltre chiesto alle scuole di coinvolgere i loro alunni anche nella
realizzazione di disegni ispirati ai personaggi delle opere. Ne è nato così uno
spettacolo multidisciplinare in cui il racconto, la musica e il disegno si sono
uniti, dando vita ad una esperienza del tutto particolare, soprattutto per i
piccoli protagonisti. “Questo libro – aveva spiegato Katia Ricciarelli nella
conferenza stampa di presentazione dell’iniziativa – è nato quando una bambina
mi ha chiesto di raccontarle una favola e io ho subito pensato alle storie
delle opere del melodramma italiano e ho cominciato a descrivere quelle vicende
e in particolare quelle a lieto fine. L’entusiasmo di quella bambina mi ha
fatto capire che per i più piccoli sarebbe stato un incontro che non avrebbero
mai dimenticato e così è stato. Infatti finora con “Vi canto una storia”,
abbiamo già incontrato 20 mila bambini”.
Pubblicità
Pubblicità