giovedì, 25 Aprile 2024

Anni fa Mimino Muci ha puntato su un locale che nessuno avrebbe mai pensato potesse rendere qualcosa. Anzi, in tanti prendevano in giro Mimino: un chiosco (che oggi è anche bar e pizzeria) a Metaponto borgo non avrebbe mai potuto “sfondare”.

“Nessuno ci credeva ed è solo grazie alla caparbietà di mio suocero che oggi siamo qui”, spiega Gianfranco Fuina. Il Green Park è diventato così un punto di riferimento sul territorio, l’unico bar che nei nove mesi in cui Metaponto non è più meta turistica rimane aperto. Un’oasi per le persone che lavorano negli uffici del borgo durante l’anno, un’alternativa per chi ha bimbi piccoli per potersi rilassare nel verde, grazie a un ampio parco giochi.

La pandemia, purtroppo, ha lasciato il segno anche qui: “E’ stato molto difficile”, sottolinea Gianfranco, “abbiamo fatto tanti sacrifici in questi due anni e per fortuna siamo ancora in piedi”.

A portare avanti il Green Park sono lui e sua moglie Titta Muci, solo d’estate lo staff si amplia con Antonello, Klevisa, Ilde, Danilo e Neuri.

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