sabato, 27 Aprile 2024

Apt Basilicata, si apre la terza edizione di Fucina Madre

Dalla ceramica all’arte orafa, dal legno all’uncinetto, dall’arte digitale al recupero di antiche tradizioni manifatturiere. E’ un vero e proprio mosaico dell’eccellenza lucana quello che 44 artigiani, maker e designer, provenienti da ogni parte della Basilicata,...

Si è conclusa con la vittoria dell’Italia,
che ha battuto in finale la Germania per due reti a zero, l’edizione 2019 della
Writers’ league, il campionato europeo di calcio delle nazionali degli
scrittori che si è tenuto a Tito, capitale per un giorno, sabato 4 e domenica 5
maggio. Il torneo era parte dell’iniziativa “Pensare con i piedi – calcio e
cultura”, coprodotto dalla Fondazione Matera-Basilicata 2019 e dal Comune di
Tito, in cui il pallone diventa un linguaggio universale per aprire spazi di
riflessione sulla letteratura, sulla società e sull’integrazione. È stata anche
una straordinaria occasione di promozione di uno spazio in cui convivono, a
pochi metri di distanza, un centro per la creatività, il Cecilia, e un centro
sportivo recentemente messi a punto dall’amministrazione comunale di Tito.

         Sotto
una pioggia battente, ha alzato la coppa al cielo il capitano azzurro Francesco
Trento, scrittore e sceneggiatore, autore del film documentario “Crazy for
football”, che racconta di come alcuni psichiatri italiani abbiano utilizzato
il calcio per favorire il reinserimento sociale dei pazienti. La pellicola è
stata proiettata agli studenti dell’Istituto comprensivo di Tito il 4 maggio ed
è stata seguita da un partecipato incontro a cui hanno preso parte anche Matteo
Sbaraglia e Ruben Carini, protagonisti della film e calciatori della nazionale
di calcio a 5 dei pazienti psichiatrici. Terza classificata l’Inghilterra, che
ha sconfitto la Svezia con un secco 3 a 0 nella finalina.

         Nella
mattinata di domenica, la sfida dal campo si è trasferita nell’auditorium del
Cecilia con “La partita dei racconti”, un format ideato dal giornalista Marco
Mathieu. Le quattro nazionali hanno presentato due componimenti a testa per una
sorta di calci di rigore letterari. Il pubblico presente ha premiato il
racconto “Storia di un pallone perduto” di Giampaolo Simi. Gli incontri con
Marco Cassardo, psicologo dello sport e mental coach di giocatori professionisti,
la lezione di freestyle di Gianluca Lombardi d’Aquino, un minitorneo tra gli
esordienti di Psg don Bosco, Lycos, Polisportiva Tito e Potenza 1919, per la
cronaca vinto dai Lycos, hanno arricchito il programma. Le serate sono state
dedicate momenti più conviviali e di integrazione completa con la comunità
locale. Sabato sera cittadini e scrittori sono stati ospiti dello Sprar
“Basilicata coast to coast” per una tavolata di comunità, arricchita da
specialità offerte dai produttori locali, che è stata un momento di scambio e
di incrocio di culture. Nella serata successiva gli scrittori hanno fatto
visita alla Fondazione Matera-Basilicata 2019 per donare i loro libri alla
biblioteca della cultura sportiva, prima di visitare i Sassi.

         L’evento
è già proiettato al di là del 2019 per diventare un appuntamento fisso della
comunità titese, che ha sperimentato un modello di accoglienza che contribuisce
a rendere più coinvolgente e sostenibile l’iniziativa. Parte degli scrittori,
infatti, sono stati ospitati direttamente dalle famiglie locali, che hanno
risposto ad un apposito avviso pubblico emanato dal Comune di Tito. Alcune
frasi consegnate dagli scrittori/calciatori presenti, insieme a citazioni dei
più celebri giornalisti e personaggi sportivi, saranno impresse sullo stadio
comunale “Alfredo Mancinelli” di Tito per farne il primo “stadio da leggere” e
la casa naturale della nazionale scrittori. Una frase di Marco Mathieu (il
calcio che vorrei) e il “Titogramma” di Walter Lazzarin, ovvero un tautogramma
in T composto per l’occasione da Walter Lazzarin, saranno i primi contenuti di
questo progetto.
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