sabato, 20 Aprile 2024

Il
2018 è stato un anno di crescita per i musei e siti archeologici statali: oltre
55 milioni di persone hanno visitato i luoghi della cultura del MiBAC, con un
incremento superiore ai cinque milioni rispetto al 2017, e il 2019 sta segnando
una linea di continuità con i trend positivi. Ad accrescere l’appeal degli
attrattori culturali c’è l’innovazione digitale, che offre straordinarie
opportunità in termini di maggiore valorizzazione, migliore conservazione, più
ampia fruizione e più efficace tutela del patrimonio culturale.

Il Polo
Museale della Basilicata, facendo propria queste considerazioni, ha
recentemente sottoscritto una convenzione con la startup TBoxChain, che ha
ideato un sistema di certificazione delle recensioni. In 9  musei e luoghi della cultura afferenti il
Polo [MATERA, Museo di Palazzo Lanfranchi e Museo Archeologico Nazionale
Domenico Ridola; POTENZA, Museo Archeologico Nazionale della Basilicata Dinu
Adamesteanu; VENOSA, Museo Archeologigico Nazionale; MELFI, Museo Archeologico
Nazionale del Melfese Massimo Pallottino, GRUMENTO NOVA, Museo Archeologico
Nazionale dell’Alta Valle dell’Agri; METAPONTO, Museo Archeologico Nazionale; POLICORO,
Museo Archeologico Nazionale della Siritide; LAGOPESOLE, Castello federiciano]
i visitatori possono già da oggi trovare una “scatola magica”, la TBox, che
connette di fatto il mondo reale al mondo digitale, attraverso un’app che
contribuisce a generare trasparenza, reputazione e affidabilità ad un intero
sistema.

Entrando
in Musei e attrattori culturali per fruire di una visita, basterà avvicinare il
proprio smartphone alla TBox per entrare a far parte della “community della
fiducia”: un mondo in cui le recensioni sono sicure e certificate e i
visitatori accumulano punti da spendere sul circuito turistico-culturale; un
modo per distribuire meglio le visite tra le mete più note e quelle più
sconosciute, contribuendo a valorizzare le destinazioni minori. Il progetto,
che nel 2018 si è aggiudicata il Premio FactorYmpresa Turismo, il programma
promosso dal Ministero dei Beni e le Attività Culturali e gestito da Invitalia,
è oggi realtà e il Polo Museale della Basilicata, primo in Italia a
sperimentare questo percorso tecnologico, è in grado di rendere l’esperienza
museale ancora più originale, digitale e interattiva, promuovendo l’innovazione
culturale grazie a sinergie e progetti all’avanguardia.

 
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