giovedì, 28 Marzo 2024

Una maxi operazione sulla
gestione e smaltimento dei rifiuti da parte dei carabinieri del Noe ha portato
a denunce e sequestri in diverse parti del Meridione. Napoli, Salerno, Matera,
Reggio Calabria sono le province dove si sono concentrati i controlli dei
militari sulle aree di stoccaggio, impianti di trattamento rifiuti, isole
ecologiche, aree di cava, aziende zootecniche ed aziende operanti nel settore
della meccanica, movimentazione terra, lavaggio di inerti e produzione di
calcestruzzo.

A conclusione dei
controlli 9 persone sono state denunciate con l’accusa di gestione illecita,
abbandono e deposito incontrollato di rifiuti, realizzazione di discarica
abusiva ed inosservanza o assenza delle previste autorizzazioni alle emissioni
in atmosfera e scarico reflui.

A Nola, nel Napoletano i
carabinieri hanno sequestrato un’area di circa 100 metri quadri e 4 cassoni
adiacenti all’isola ecologica comunale utilizzati per lo stoccaggio provvisorio
di diverse tipologie di rifiuti (vegetazione, detriti e fango frammisti a
imballaggi metallici e vetro) pari a circa 100 metri cubi, mentre a Tufino,
sempre nel Napoletano, è stata sequestrata un’area di cava di circa 20.000
metri quadri. Area utilizzata per la ricomposizione dei rifiuti provenienti da
costruzione e demolizione non trattati contenenti amianto.

Sigilli anche ad
un’azienda agricola in Mercato San Severino (Salerno), impegnata nell’attività
di allevamento bovino, bufalino ed ovino. Un’azienda estesa su una superfice di
8.000 metri quadri dove è stato appurato avveniva una gestione illecita di
rifiuti speciali non pericolosi (fanghi di fosse asettiche, miscugli e scorie
di mattonelle, mattoni, mattonelle e ceramiche), ed abbandono sul suolo di
rifiuti speciali (feci animali, letame e deiezioni animale).

Complessivamente il
valore dei sequestri ha superato i 6 milioni di euro ed ha riguardato aree di
depositi e stoccaggi illeciti di rifiuti, condotte di scarico, cassoni
contenenti rifiuti, nonchè impianto di lavaggio e lavorazione di inerti,
azienda zootecnica, impianto per la produzione di calcestruzzo, dei quali è
stata sospesa temporaneamente l’attività.

A Tursi, in provincia di
Matera, è stata accertata all’interno del perimento di un’azienda, operante nel
settore “gestione rifiuti”, un’attività di stoccaggio di rifiuti
solidi urbani e da raccolta differenziata (non pericolosi) in assenza della
prescritta autorizzazione. A Reggio Calabria i militari hanno apposto i sigilli
a due aree all’interno di una ditta specializzata nel settore di movimentazione
terra, lavaggio inerti e produzione di calcestruzzo.

Al suo interno è stata
scoperta un’area di 5000 metri quadri dove era presente un impianto per il
lavaggio e lavorazione di inerti ed un’area di 500 metri quadri di pertinenza
ad un impianto di produzione di calcestruzzo, dove sono state rilevate gravi
violazioni in materia ambientale. In particolare assenti le autorizzazioni alle
emissioni in atmosfera.

Ad Angri, in provincia di
Salerno, è scattato il sequestro di un impianto specializzato nel settore delle
lavorazioni meccaniche, progettazione e realizzazione componenti ed assemblati
di precisione, esteso su una superfice di 5000 metri quadri per gravi
violazioni in materia ambientale riferite all’assenza di autorizzazione alle
emissioni in atmosfera nonchè delle autorizzazioni allo scarico dei reflui
industriali ed altre in materia di sicurezza.

 

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