giovedì, 2 Maggio 2024

A “quel paese” arrivano i
briganti.  La VIII edizione del
meraviglioso viaggio a Colobraro tra “Magico e Fantastico”, da venerdì 3 agosto
è pronta a regalare nuove emozioni e tante sorprese. Irrompono nel “Sogno”  Ninco e Nanco, due sgangherati briganti. Come
novelli Brancaleone, armati di improbabili fucili di legno, incarnano l’anticlichè  di una certa mitologia costruita intorno
all’epopea brigantesca. E per non farsi mancare nulla c’è anche il garibaldino
Vincenzo, liberamente ispirato al colobrarese Vincenzo Gesualdi, partito nel
1848 per aggregarsi alle camicie rosse di Garibaldi. Storia e narrazione
fantastica, come sempre, si intrecciano con tocco leggero e coinvolgente.

Fino al 31 agosto, tutti
i martedì e venerdì, uno spettacolo ogni ora, dalle ore 18 alle ore 22,
accompagnerà i visitatori alla scoperta di un luogo ricco di storia e magia.

L’evento, come consuetudine
rinnovato rispetto alle precedenti edizioni, offre quattro percorsi: tutte
tappe di un unico fantastico viaggio.
Si parte dal Percorso introduttivo con l’accoglienza presso il Palazzo delle
Esposizioni/Infopoint. Prima, di varcare la soglia di accesso a “quel paese” è
bene munirsi dell’ “abitino” o “cingiok” (come lo chiamano a Colobraro),  un potente anti-malocchio confezionato con
tre chicchi di sale contro la scaramanzia, tre di grano simbolo di fertilità,
tre aghi di rosmarino per combattere gli spiriti maligni e favorire amore e
bellezza, fiori di lavanda simbolo di virtù e serenità. (Il contributo è
libero).
Tappa successiva il Percorso Museale nel Palazzo delle Esposizioni, dove è
possibile visitare la
mostra fotografica “Con gli occhi della Memoria”, una galleria di affascinanti
scatti in bianco e nero dei fotografi che accompagnarono le spedizioni di
studio demartiniane gentilmente concessa dal Museo Provinciale di Potenza.
E poi si è pronti per immergersi nel “Sogno di una notte a quel paese”, il percorso
teatrale itinerante scritto e diretto da Giuseppe Ranoia. A popolare la scena 42
figuranti: tutti attori non professionisti del posto, fatta eccezione per
Emanuele Asprella. In maniera leggera si attinge a piene mani dagli scritti di
Ernesto De Martino. Vicoli e piazzette del Borgo si animano di suggestive
presenze, per raccontarvi storie di masciare, fattucchiere, affascini,
monachicchi e lupi  mannari, ovviamente
con la benedizione del nume tutelare San Carpanazzo.

E se dopo aver ascoltato
tante storie di malocchio, fattucchiere e folletti non si è ancora “sazi”, il
sogno continua a tavola. Il percorso, infatti, si conclude con una sagra a base
di piatti tipici e il mercatino dell’artigianato locale.

“L’idea – ha spiegato il
sindaco di Colobraro Andrea Bernardo – nasce dal fatto che, fino a qualche
tempo fa, ovunque si sentiva nominare Colobraro con uno scaramantico ‘quel
paese’. Con questo percorso attraverso il “Magico e Fantastico”, abbiamo voluto
ribaltare questa immeritata nomea, raccontando, divertendoci, che tutto nasce
da una leggenda, rappresentata con grande ironia in un percorso teatralizzato
nel centro storico, dai magici scenari, dalle fantastiche vedute e dalle tante
attrattive. E i numeri, finora, chi hanno dato ragione facendo di  Colobraro l’attrattore lucano con più
visitatori. La sfida, adesso, è confermare e, se possibile, confermare le
presenze di turisti nel nostro borgo”.

 
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