venerdì, 10 Maggio 2024

Riceviamo e pubblichiamo dai Consiglieri Comunali: Nunzia Antezza, Rocco Buccico, Daniele Fragasso, Gaspare L’Episcopia, Paolo Manicone, Giuliano Paterino, Antonio Sansone, Vito Sasso, Giovanni Scarola, Augusto Toto, Biagio Vizziello.

Capiamo che un Sindaco, come un capitano di ventura, debba difendere l’operato dei suoi uomini, ma difendere l’indifendibile, seppur per un legale del suo spessore, crediamo sia davvero complicato.

Avrebbe fatto meglio a non rispondere, annullare la determina e continuare a lavorare per la città. Invece non contento e risentito, si è inerpicato da solo su sentieri a lui impervi e si è facilmente smarrito imbattendosi in spiegazioni tecniche che, volentieri, confutiamo punto per punto.

Partiamo da quello che dice il nostro Sindaco.

Far leva sulla situazione provocata dall’emergenza coronavirus per sollevare accuse pretestuose sulle presunte non oculate spese del Comune di Matera”.

Riteniamo e ribadiamo invece che questa è una spesa non oculata e non necessaria, in questo periodo ‘depressivo’ della città, è qualcosa di scortese, maleducato e non opportuno nei confronti della comunità.

“…è una dimostrazione evidente che, per alcuni consiglieri comunali, l’ossessione per la campagna elettorale permanente, possa degenerare in azioni politicamente discutibili.”

Siamo stufi di sentire ad ogni nostra osservazioni che siamo persone che antepongono interessi personali o che siamo colpiti da starnuti elettorali. Forse la nostra colpa è di fare notare sprechi perpetrati con soldi pubblici? Evidentemente aver evidenziato qualcosa di ingiustificato e eticamente discutibile non è stata presa bene. Davvero magra la figura fatta al cospetto della città.

Ed eccoci spiegare al Sindaco che le sue delucidazioni tecniche, forse indotte da qualcuno meno esperto di lui, siano purtroppo non vere.

“La decisione di acquistare, per la segreteria generale, un auricolare con sistema di cancellazione attiva del rumore, a corredo del tablet che è già in dotazione all’ufficio e che è quindi di proprietà dell’Amministrazione comunale, è legata alla necessità di svolgimento delle sedute da remoto del consiglio comunale e delle commissioni, ed è determinata dalle funzioni che essa svolge, tra cui quella di verbalizzante delle riunioni”

La cancellazione del rumore è solo utile allorquando gli auricolari vengono utilizzati dalla persona in un luogo particolarmente rumoroso e, per permettergli un migliore ascolto, gli auricolari bloccano direttamente le onde sonore ad alta frequenza. Ciò significa che gran parte del rumore ambientale dell’utilizzatore delle cuffie é attenuato (e non il rumore di chi sta parlando), rendendo le cuffie ideali per piacevoli viaggi in aereo o in treno, in ambienti di lavoro rumorosi o in qualsiasi altra località con un livello di rumore di fondo elevato. Non ci sembra questo il caso di utilizzo.

“Per una seduta in videoconferenza vengono richieste, a chi ne deve certificare l’autenticità, idonee garanzie rispetto alle dotazioni tecnologiche in quanto possono insorgere problemi di tracciabilità, di riconoscimento univoco del soggetto, di verifica della permanenza in aula dei consiglieri e di acquisizione del voto palese per appello nominale, che potrebbero determinare potenziali censure di falso ideologico o di contestazioni da parte dei componenti dell’Assemblea”

Siamo davvero preoccupati se si pensa di far ricadere in capo agli auricolari tutte queste responsabilità. Se vogliamo essere scientifici e argomentare con cognizione di causa sono sicuramenti più affidabili gli auricolari a filo e non quelli wireless che si scaricano, avendo una batteria ricaricabile, oltre che essere soggetti ai disturbi del bluetooth. Altro che immune alle interferenze. Quelli a filo funzionano sempre e hanno un’affidabilità unica. A Bruxelles, al parlamento europeo, si usano quelle.

“Con l’acquisto, quindi, di un auricolare con caratteristiche di alta efficienza e di sicurezza riguardo alla correttezza dello svolgimento delle sedute, si è voluto dotare l’amministrazione comunale di strumenti efficaci e tecnologicamente avanzati, utilizzabili anche per il futuro”.

Dubitiamo fortemente che un oggetto talmente ‘intimo e personale’, quale può essere un’auricolare, possa essere riutilizzato da un’altra persona in futuro. E poi che necessità c’è a estendere la garanzia dell’articolo oltre i due anni della casa madre impegnando ulteriori risorse economiche?

Finanche il segretario cittadino del PD, partito di governo cittadino ha dichiarato “..sarebbe opportuno che la segretaria restituisse i soldi all’amministrazione. Se necessità di auricolari li pagasse con soldi propri. Forse è il caso che chiedesse scusa per quanto accaduto”.

Signor sindaco non avremo gli auricolari senza filo delle nostre orecchie ma, permetteteci, neanche l’anello al naso. Per favore ci eviti questa commedia e ammetta che è stata presa una cantonata.

Riprendendo invece alle ripetute accuse che in ogni occasione ha modo di rivolgere ai suoi consiglieri che l’hanno sostenuta e le hanno permesso di essere eletto non dica più che “…per opportunistiche strategie elettorali, hanno deciso di voltargli le spalle pensando di potersi affrancare, così, dalle proprie responsabilità politiche e personali…”.

E’ stato lei a farlo, lo ricordi perché noi non l’abbiamo dimenticato. L’ha fatto anche quando, accortosi di non avere una maggioranza consigliare il giorno della mozione di sfiducia, ha girato le spalle lasciando l’aula, pur di rimanere al suo posto.

Non lanci la granata dall’altra parte, lasciando a noi un giudizio ‘morale’ per il rinnovo dei 41 lavoratori. La sua debolezza politica è palese, confermata dalla mancanza di coraggio e forza per approvare in giunta una variazione di bilancio per le assunzioni e non, come fatto, una inutile e inopportuna delibera di indirizzo, perché consapevole di non avere la maggioranza per la successiva ratifica in Consiglio Comunale.

Per ultimo ci piacerebbe sapere, signor Sindaco, se é stato utilizzato quel fondo economico, alimentato dalla metà delle sue indennità e che dovrebbe aggirarsi sui 90 mila euro, che sarebbe stato gestito, come lei dichiarò sul palco elettorale, dal consiglio comunale per “…alleviare o, quanto meno, dare un segnale di speranza e fiducia al disagio sociale”.

Crediamo sarebbe questo il momento perfetto per attingervi, per dare speranza e fiducia alla nostra comunità.

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