venerdì, 29 Marzo 2024

A Genzano di Lucania, i Carabinieri della locale stazione, insieme ai militari del nucleo operativo e radiomobile della Compagnia di Venosa e della stazione di Irsina, a conclusione di un’indagine lampo, hanno arrestato in flagranza di reato un 26enne, di origini albanesi, residente da tempo a Matera, poiché ritenuto responsabile dei reati di sequestro di persona a scopo di estorsione e porto in luogo pubblico di armi od aggetti atti ad offendere.

L’operazione di servizio dei Carabinieri si è concretizzata tra la tarda serata di giovedì scorso e le prime ore del giorno successivo. Oggi è stata data notizia dell’accaduto.

Stando alla ricostruzione, l’arrestato era partito insieme a un 35enne pugliese per motivi di lavoro, diretti entrambi in Lombardia per una compravendita di auto. Poco dopo, in territorio di Genzano, località Fontana Vetere nei pressi di Irsina, il veicolo si è fermato. Il 26enne ha ammanettato il compagno di viaggio, bloccandolo al volante del veicolo, costringendolo poi a chiamare a casa per chiedere un’ingente somma in contanti: ben 100.000 euro. Al telefono il 35enne avvisava di essere in pericolo di vita, sotto la minaccia di un coltello.

Il padre della vittima, residente in Salento, ha avvisato i carabinieri e sono partite le ricerche, concluse poco dopo lungo la strada provinciale 79. Nella perquisizione sono stati sequestrati un coltello a serramanico, un marsupio contenente 9.200 euro in contanti di dubbia provenienza, uno zaino con un paio di manette, cento fascette autostringenti ed una pistola elettica ‘taser’ funzionante. Alla fine delle attività, il responsabile è stato condotto al carcere di Melfi.

Pubblicità

Pubblicità
Copy link
Powered by Social Snap