sabato, 4 Maggio 2024



E’ durato circa tre ore l’interrogatorio di
garanzia di Pietro Quinto (commissario straordinario dell’Azienda sanitaria di
Matera, incarico da cui si è dimesso dopo l’arresto) in carcere da venerdì
scorso nell’ambito dell’inchiesta sulle raccomandazioni e i concorsi truccati
nella sanità lucana. Dopo Quinto, il gip di Matera Angela Rosa Nettis sta ascoltando
Maria Benedetto: anche il direttore amministrativo dell’Asm è in carcere da
venerdì scorso, mentre il presidente della Regione Basilicata, Marcello
Pittella (Pd), ai domiciliari, sarà ascoltato nella giornata di giovedì
prossimo, 12 luglio.



Secondo quanto si è appreso, Quinto –
difeso dall’avvocato Vincenzo Montagna – ha risposto a tutte le domande che gli
sono state poste e ha ammesso di aver ricevuto delle segnalazioni ma senza, a
suo parere, aver commesso alcun tipo di reato. Inoltre ha chiarito alcuni
elementi sulla carriera universitaria del figlio all’Ateneo di Bari e in
particolare sulla circostanza che ha superato cinque esami in alcuni mesi e non
tutti nello stesso giorno come era trapelato nei giorni scorsi. La difesa ha
chiesto l’attenuazione della misura cautelare e ha annunciato che Quinto non
tornerà a lavorare all’Asm fino alla conclusione delle indagini. Anche il direttore amministrativo Benedetto ha risposto a tutte le domande. Il legale ha chiesto la revoca della misura cautelare. Benedetto ha presentato le dimissioni chiedendo inoltre un periodo di aspettativa.

Il ministro della Salute, Giulia Grillo, dopo aver riunito l’unità di crisi del
ministero, ha deciso l’invio domani e giovedì in Basilicata di una task force
di esperti. Lo rende noto il ministero, sottolineando che il compito del gruppo
è di accertare se, e in quale misura, in conseguenza delle vicende giudiziarie
che stanno interessando alcune strutture sanitarie della Regione, siano stati
commessi reati contro la Pubblica amministrazione e impedimenti nell’erogazione
dei servizi sanitari ai cittadini.
«Ferma restando la necessità che gli organi inquirenti accertino la reale
portata dei fatti e le relative conseguenze – rileva il dicastero – la task
force effettuerà le ispezioni di sua competenza presso la Asl di Matera». I
componenti del gruppo sono rappresentanti del ministero della Salute,
dell’Agenas, dell’Iss e dei Nas.  (ANSA)


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