venerdì, 19 Aprile 2024

“DivertimenTour”: una
festa, un tour allegro nel quale non mancheranno momenti di riflessione ma che
permetterà al pubblico, per due ore, di estraniarsi dai problemi e immergersi
in un’atmosfera unica nel quale gli spettatori diventeranno parte attiva grazie
a telecamere sul palco che li riprenderanno.
 Il tour 2019 del  cantautore Giuseppe Povia sarà uno spettacolo
unico nel suo genere, un  progetto
ambizioso nato da una collaborazione tutta lucana: a supportarlo  in giro per l’Italia con uno staff eccellente
che ha venti anni di esperienza ci sarà Italia Eventi (di Montalbano Jonico) di Ugo Valicenti
e Giuseppe Passerella; tutti lucani, a parte Anna Magno (violino
e cori) di Rossano Calabro i musicisti della band: Antonio Laviero (tastiere, pianoforte e responsabile
band) di Montalbano Jonico, Graziano Pennetta (batteria) di Scanzano Jonico, Nunzio Laviero (basso e sax) di Scanzano Jonico e Carlo Di Gilio
(chitarre) di Scanzano Jonico. Il coordinamento dell’ufficio stampa è a cura di Marzia Boni.

“Più di un mese fa avevo
pensato di lasciare la musica e tornare al mio vecchio lavoro, il cameriere,
che ho fatto per vent’anni. – ha affermato il cantautore durante la conferenza
stampa in mattinata a Matera nella Cappella Malvinni-Malvezzi di Palazzo Gattini
– Volevo aprire un chiosco per vendere panini e chiamarlo “Quando i panini
fanno ooh, che meraviglia””.
Tra il serio e il faceto,
in linea con la sua indole, Povia ha sottolineato di aver pensato di smettere
perché “ancora oggi non riesco a convivere con l’ambiente della musica, ci
sono tanti compromessi da raggiungere e tantissimi equilibri da mantenere. Non
riesco a fare il finto amico di chi ha il potere di portarti in alto.”
 Poi arriva di la Basilicata, ancora una volta.
Perché è a Matera che nel 2003 intonò “I bambini fanno ooh”, vincitore morale
del Festival di Sanremo due anni dopo.
“Sono stato due volte al
teatro Duni di Matera, due volte a Battiti Live a Matera e a Potenza. Ho fatto
concerti a Sasso di Castalda, Albano di Lucania, Accettura, Salandra, Genzano.
Matera e la Basilicata mi hanno salvato e mi stanno salvando, intervengono spiritualmente.
Questa volta sono stati i ragazzi che sono qui a tendermi la mano e spero che
questo sodalizio con Italia Eventi dia i suoi frutti.
 Dopo 14 anni avevo bisogno di nuovi stimoli,
nuovo entusiasmo, nuova voglia. Mi ero spento. Essendo meridionale sono molto
legato al sud: mio nonno paterno era di Bisceglie, mio nonno materno era
siciliano, ho una nonna napoletana. Ho scritto una canzone che si intitola “Al
Sud” e che parla della ricchezza e dei primati del Sud, pre-unità d’Italia.
Quest’anno voglio creare un nuovo slogan: prima il Sud”.
Per Passarella e
Valicenti, che da anni apprezzano il talento di Povia, è un sogno che si realizza:
“Siamo fieri di poter presentare il nuovo tour che vedrà protagonista il
cantautore con una band composta esclusivamente da musicisti del nostro
territorio”.
“Abbiamo passato un lunghissimo
mese di prove con un maestro della musica pop. Povia ha scritto tutti gli
arrangiamenti insegnandoceli in modo egregio”, ha affermato Antonio Laviero.
Entusiasta il sindaco di
Montalbano e neo presidente della Provincia di Matera, Piero Marrese: “Conosco
benissimo questi ragazzi di Montalbano, sono loro coetaneo. Hanno avuto il
coraggio di investire per creare un lavoro nella propria terra e credo che la
Provincia di Matera deve sostenere giovani come questi che credono in se stessi
e non si abbattono mai”. Da parte sua l’impegno per un concerto di Povia a
Montalbano nel 2019.
Intanto, il tour partirà
da Grottaferrata (Roma) il prossimo 31 dicembre.
In scaletta i suoi
successi (“Maledetto sabato”, “Single”, “Zoccoli”, “Luca era gay”) e nuovi
brani. In particolare, Povia ha annunciato che gli piacerebbe scrivere un pezzo
su una donna lucana, una brigantessa. Fedele al suo essere tendenzialmente
trasgressivo, ha svelato che ci sarà anche una canzone, “Magnifica”, sulla
sapio-sessualità: “Una persona sapio-sessuale è attratta da un’altra persona
solo se questa è intelligente. Oggi viviamo una grande anestesia culturale,
dove le persone non  pensano, i social
vengono utilizzati in maniera sbagliata. Mi piacerebbe scrivere un pezzo
allegro, leggero, con un ritmo estivo, che parla di sapio-sessualità di una
donna magnifica che non si accontenta dei muscoli: prima viene la mente, poi il
resto”.
Il finale di ogni
concerto sarà dedicato, sulle note del brano “I bambini fanno ooh” ai piccoli
ricoverati nei reparti di pediatria oncologica.

Rossella
Montemurro




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