giovedì, 16 Maggio 2024

La Compagnia della
Guardia di Finanza di Potenza, nell’ambito delle attività finalizzate alla
lotta all’evasione, a conclusione di una verifica fiscale nei confronti di una
società di trasporti con sede nella provincia potentina, denunciava a piede
libero il legale rappresentante della stessa, per aver presentato dichiarazioni
sostitutive degli atti di notorietà, attestanti consumi di carburante non
veritieri ed eccedenti quelli effettivi.
Le false dichiarazioni
riportavano dati relativi ad acquisti di gasolio documentati      da fatture palesemente contraffatte, riportanti
targhe di automezzi non appartenenti alla società, ovvero modificate. Inoltre,
le targhe rilevate non appartenevano a veicoli conformi alla categoria (Euro 0)
previste dalla normativa per godere delle agevolazioni richieste.
Quanto accertato dalle
fiamme gialle potentine veniva prontamente partecipato alla locale Procura
della Repubblica che, concordando con le risultanze delle investigazioni,
richiedeva al competente GIP l’applicazione della misura cautelare reale del
sequestro per equivalente fino alla concorrenza della somma di denaro e/o altre
utilità finanziarie per un importo pari ad euro 230.000, costituente l’indebito
profitto accertato.
Con provvedimento del GIP
presso il Tribunale di Potenza, alla fine del mese di settembre u.s. veniva
quindi sottoposta a sequestro la somma in argomento, rinvenuta tra le
disponiblità finanziarie dell’impresa verificata. La brillante operazione in
materia di reati fiscali condotta dal Reparto del Corpo trovava ampio riscontro
all’esito dell’impugnazione del provvedimento cautelare, con la conferma da
parte del Tribunale del Riesame, della sussistenza di tutti i presupposti di
legge legittimanti il sequestro preventivo disposto dal GIP.
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