venerdì, 26 Aprile 2024

   Si è
tenuto ieri, 29 maggio 2018, presso Palazzo Lanfranchi a Matera, l’incontro
promosso dal Comune di Matera e dalla SVIMEZ, dal titolo: Matera 2019 e oltre:
condizioni e sfide per il rilancio dell’area. Vi hanno preso parte l’Ing. Enzo
Acito, Assessore all’Innovazione del Comune di Matera, Luca Bianchi, direttore
Svimez, Giuseppe Provenzano vice direttore e Vincenzo Viti, consigliere Svimez.
Ha chiuso i lavori il Sindaco di Matera Raffaello de Ruggieri.
   È stata una discussione aperta sulle strategie
di rilancio dell’economia territoriale partendo dall’esperienza di Matera 2019,
al fine di costruire un piano industriale di rilancio della competitività
mettendo a sistema le potenzialità esistenti nel territorio e le nuove
opportunità offerte dal digitale. La Svimez è stata incaricata dal Comune a
supportarlo nel percorso delle strategie di rilancio economico e sociale,
partendo ovviamente da Matera 2019 per costruire un solido piano industriale.
   <<L’obiettivo
– ha dichiarato l’Assessore Acito aprendo il confronto – è la partecipazione e
la condivisione di un progetto di rilancio che può interessare un territorio
molto più ampio, puntando alla sperimentazione, primi in Italia, per una nuova
Zona Economica Speciale, la ZES 2.0>>.
   È
subito seguito l’intervento dell’on. Viti, in rappresentanza del presidente
Svimez Adriano Giannola, che ha chiesto un percorso di approfondimento per il
piano strategico non disgiunto dal concorso critico degli ordini professionali.
   Hanno
continuato Bianchi e Provenzano, che nel sottolineare entrambi il lavoro
positivo svolto dal Comune di Matera, hanno dichiarato di aver guardato alla
città molto prima del 2019, durante la crisi e nella fase ripresa. Poi hanno
dato l’avvio a uno studio sulle capitali europee e all’accompagnamento dei
progetti virtuosi attraverso la raccolta dati. È emerso, dall’intervento dei
due membri dell’Associazione per lo sviluppo dell’industria nel Mezzogiorno,
che è importante salvare il capitale reputazionale, auspicando che questo non
si esaurisca a breve termine e che sia un momento partecipativo con beneficiari
i cittadini.
   Sono
seguiti vari interventi che si sono detti, tra l’altro, entusiasti del progetto
Svimez-Comune e del livello partecipativo auspicato dai relatori. Le
conclusioni sono state affidate al Sindaco di Matera che ha dichiarato:
<<Il gradino sul quale vorrei si collocasse il nostro incontro odierno, è
un gradino più ambizioso di tutto quello che si è detto questa sera ed è il
gradino della rappresentatività meridionale di questa città. Il lavoro che
faremo con la Svimez avrà certamente successo, perché è figlio di una notte di
riflessione con Adriano Giannola e perché solo la Svimez potrà portare a questa
conclusione. Il capitale reputazionale della città non è solo quello storico ma
è quello di un meridionalismo vincente. Questo è dunque il livello
reputazionale della città. Io che giro le città meridionali e non solo,
registro questa attenzione e registro questa richiesta che Matera diventi punto
di riferimento di un nuovo snodo meridionale e mediterraneo. Se noi non
riusciamo a comprendere questo livello di reputazione che come comunità abbiamo
acquisito, ancora una volta stiamo scivolando in una situazione di normalità e non
di eccezionalità>>.
   De
Ruggieri ha poi raccontato dell’incontro di Napoli di alcuni giorni fa con i
sindaci di Palermo, di Napoli e il Governatore della regione Campania, dove è
emersa questa attenzione particolare per Matera che sfugge all’ordinarietà di
essere Capitale europea o italiana della cultura. Continuando, il Primo
Cittadino ha ricordato: <<Nel Mezzogiorno, il valore aggiunto che noi
abbiamo, è in questa simbologia che abbiamo acquisito e se questo è il valore
reputazionale, dobbiamo lavorare con la Svimez per far sì che questa proposta
del piano strategico punti alla costruzione di un esempio di laboratorio
territoriale e sperimentale da portare a punto di riferimento nazionale di un
nuovo snodo, di una nuova generazione di ZES. Questa è l’ambizione di una città
che non vuole morire di provincialismo ma di protagonismo>>.

(foto Maria Salzano)

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