giovedì, 18 Aprile 2024

La donna, con le sue capacità professionali, con il suo impegno sociale, imprenditoriale, scientifico e artistico, con risultati di assoluto rilievo ottenuti sul campo, conquistati con grandi sacrifici, ma destinati, pur se lontano dai riflettori, a scrivere la storia di questo Paese, è la grande protagonista dell’ottava edizione del ‘Premio Pavoncella alla creatività femminile’, consegnato ieri a Sabaudia. Un evento che conclude il lavoro di ricerca, contatti e preparazione che ha impegnato per quasi un anno Francesca d’Oriano, Simona Baccaro, Michele Guarino, docente del Campus Biomedico, in qualità di presidente del Comitato scientifico, e la giuria tutta presieduta da Carolina Rosi. Undici le ‘eccellenze in rosa’ premiate, in rappresentanza delle diverse sezioni in cui il Pavoncella è articolato.
Tra queste, autentica novità, Mariella Enoc, presidente dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, e Patrizia Minardi, cui è stato conferito, ex aequo, lo speciale riconoscimento di Donna dell’Anno 2019. Alla prima per “il costante e proficuo impegno nell’ambito sanitario e sociale”; alla seconda, dirigente dell’Ufficio sistemi culturali e per la Cooperazione internazionale della Regione Basilicata, “per aver fatto di Matera un modello europeo di sviluppo turistico ed urbano”. E’ andato invece a Beatrice Covassi, capo della Rappresentanza in Italia della Commissione europea, lo speciale riconoscimento di ‘Donna dello Stato e per lo Stato’. Un Premio che vede impegnato il Comune di Sabaudia con l’erogazione di borse di studio ma che non sarebbe stato possibile realizzare senza la generosa disponibilità dei privati. Tra questi Scovaventi, Acea, Chopard, Sangalli Giancarlo & C., Grimaldi Lines, BorgiGroup, Unindustria Latina, Unaprol, Stim, Casale del Giglio, la Cassa Rurale ed Artigiana dell’Agro Pontino, Amopuglia, Gay Odin, che ne hanno compreso la valenza culturale e soprattutto la totale autonomia intellettuale e culturale.
Le ‘magnifiche Undici’ di questa ottava edizione del Pavoncella sono state scelte nei mondi della ricerca, dell’imprenditoria, dell’arte e del sociale. Per la ricerca scientifica spiccano tra le vincitrici i nomi e le personalità di Concetta Quintarelli, responsabile del Laboratorio di Terapia Genica dei Tumori dell’Ospedale Bambino Gesù di Roma, e di Sara Ronzi, ricercatrice presso il Department of Public Health&Policy dell’Università di Liverpool. Tra le ricerche più innovative che vedono impegnata la professoressa Quintarelli quella che riguarda, nelle terapie pediatriche, la leucemia linfoblastica acuta che rappresenta il 75% di tutti i casi di leucemia infantile.
Sara Ronzi, studiosa delle diseguaglianze di salute, ha dato il suo contributo a diversi progetti sulla salute umana dell’aria indoor, vale a dire di quella che si respira tra le pareti domestiche e che ogni anno, per le condizioni sociali e di degrado delle popolazioni, provoca, a livello globale, dai 3 ai 4 milioni di morti. Premio Pavoncella 2019 per la Tecnologia e l’Innovazione nel campo agroalimentare a Fiammetta Nizzi Grifi, autentica “ambasciatrice nel mondo” dell’olio extravergine d’oliva italiano, mentre l’eccellenza nel sociale premia Diletta Cipriani, che ha dato vita, a Latina, a un centro diurno semiresidenziale, per rendere meno dura, la vita quotidiana dei malati di Alzheimer. La capacità di coniugare impresa e cultura rende merito a Miriam Loiacono, imprenditrice barese del settore auto, che da anni promuove, nella sua azienda, incontri e dibattiti culturali, momenti di musica e di lettura, facendone un vero polo di aggregazione sociale e culturale.
E veniamo alla sezione letteraria. Il Premio Pavoncella per il Romanzo è andato a Carla Maria Russo per ‘L’acquaiola’, edizione Piemme. “Un’opera in cui -recita la motivazione del Premio- l’autrice fornisce una prova di grande maturità letteraria, regalando ai Lettori un personaggio meritevole di un posto di rilievo nella storia della narrativa italiana”.
Infine, a concludere l’elenco delle vincitrici, Martina Guarino e Claudia Roma, le allieve dell’Accademia di Belle Arti di Napoli e Roma, cui andranno due borse di studio nel ricordo di Lea Mattarella, indimenticabile componente la giuria del Pavoncella, critico d’arte nonché docente delle due Accademie.

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