venerdì, 26 Aprile 2024

La Polizia di Stato ha portato a termine
un’operazione che ha visto impegnate le Squadre Mobili di Agrigento, Forlì,
Cesena, Caserta, Foggia, Latina, Lecce, Matera, Potenza, Ragusa, Rimini,
Siracusa, Taranto, Verona e Vibo Valentia, coordinate dal Servizio Centrale
Operativo della Direzione Centrale Anticrimine, e dal Comando Carabinieri per
la Tutela del Lavoro, attraverso l’impiego dei reparti dipendenti di Milano,
Torino, Roma, Agrigento, Trapani e Napoli, nonché uffici di altre
amministrazioni, come gli Ispettorati Territoriali del Lavoro, in una mirata
azione di contrasto dello sfruttamento del lavoro, in particolare della
manodopera straniera (caporalato)
.
L’attività si è svolta
nell’ambito dell’iniziativa in oggetto, organizzata dall’Ufficio Europeo di
Polizia – EUROPOL, che ha coinvolto anche altri 28 Paesi Europei
.
Le ispezioni hanno
riguardato aziende impegnate nel settore della grande distribuzione
pubblicitaria, dei magazzini stoccaggio merci (gestiti da imprenditori di etnia
cinese), delle confezioni tessile-abbigliamento e del settore agricolo. Nel
corso dell’operazione è stata accertata l’inosservanza delle norme
contributivo-previdenziali e di sicurezza sui luoghi di lavoro, nonché, in
alcuni casi, dell’illecita attività di intermediazione tra la domanda e l’offerta,
compiuta dai c.d. “caporali”.
Con riferimento al
segnalato contesto, sono state complessivamente controllate in totale 615
persone e 82 aziende
, accertando irregolarità a carico di 30 di queste (in
1 caso si è proceduto a sequestro preventivo dei beni aziendali ed in altri 15
è stata sospesa l’attività
), e sono state denunciate in stato di libertà
all’Autorità Giudiziaria 32 persone (di cui 11 extra UE) di cui 3 arrestate e
contestare sanzioni amministrative e ammende per oltre 450 mila Euro.
In particolare:
·        
in provincia di Agrigento sono stati arrestati 1 italiano e 2 rumeni,
ritenuti responsabili di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro a
danno di 32 braccianti agricoli (italiani, rumeni e pakistani), di cui due
minori;
·        
nel foggiano sono state controllate 39 persone e 6 aziende (in 2 casi
l’attività è stata sospesa);
·        
in provincia di Matera sono state controllate 33 persone e 3 aziende: è
stato deferito all’A.G. un cittadino cinese, titolare di un opificio, per
sfruttamento di manodopera irregolare;
·        
in provincia di Ragusa sono state controllate 96 persone (di cui 6 deferite
per favoreggiamento e sfruttamento di manodopera irregolare) e 6 aziende;
·        
in provincia di Siracusa sono state controllate 60 persone e 3 aziende (per
1 è stata sospesa l’attività);
·        
in provincia di Trapani sono stati indagati, in stato di libertà, due
persone (titolare e collaboratore esterno di un’azienda agricola) per aver
impiegato “in nero” e sfruttato 5 lavoratori in stato di bisogno;
·        
in provincia di Verona sono stati deferiti 2 cittadini cinesi, titolari di
un centro benessere sottoposto a sequestro preventivo, per sfruttamento della
prostituzione.
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