martedì, 23 Aprile 2024

L’amico gli confida di avere difficoltà economiche e lui lo aiuta donandogli gasolio rubato dal camion aziendale. Il protagonista dal “cuore d’oro” è un 44enne materano, conducente di un autocarro, che mercoledì notte ha travasato dal serbatoio del mezzo il gasolio rifornendo la Peugeot dell’amico, un lucano residente a Castrocaro.
I due si sarebbero dati appuntamento nella zona industriale a ridosso del casello autostradale dell’A14, ma il loro piano è saltato e sono stati arrestati per furto aggravato in concorso.
A scoprirli è stata una pattuglia del Radiomobile di Faenza che, verso l’una della notte di mercoledì, era in servizio per vigilare contro i furti. I carabinieri hanno intravisto un uomo che stava armeggiando in un autocarro, affiancato ad una Peugeot parcheggiata in modo strano. I militari hanno voluto vederci meglio: due persone stavano travasando dal serbatoio dell’autocarro del gasolio. La fiancata dell’auto era sporca, come se il gasolio fosse appena stato versato. I due hanno ammesso le proprie responsabilità.
Davanti all’evidenza dei fatti, avrebbero ammesso le loro responsabilità. Il conducente dell’autocarro, un 44enne, già noto alle forze dell’ordine, che lavora per un’azienda di Matera  avrebbe dichiarato che la sera precedente, mentre si trovava in viaggio diretto per lavoro in nord Italia, il suo amico – un 45enne residente a Castrocaro Terme – gli avrebbe confessato di trovarsi economicamente “in cattive acque”: quindi l’autista, per dargli una mano, gli avrebbe proposto di incontrarsi a Faenza per offrirgli un “rifornimento” illecito, a discapito della ditta proprietaria del mezzo pesante. I due – il materano ha affermato che era la prima volta che faceva un gesto simile – hanno ammesso di aver effettuato il travaso avvalendosi di una tanica di plastica e di un tubo di gomma, che i militari dell’Arma hanno sequestrato.
I due amici sono  stati arrestati per furto aggravato in concorso e hanno trascorso la notte in camera di sicurezza. Il Pubblico ministero Daniele Barberini della Procura della Repubblica di Ravenna, nel convalidare l’arresto, ha disposto la loro immediata liberazione, rinviando il processo a data da destinarsi.

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